Vincenzo Luciano fa il pescatore. È stato tra i primi ad arrivare sulla spiaggia di Cutro dopo il drammatico naufragio. Da domenica scorsa non si dà pace. Anche oggi e anche in queste ultime ore in cui sta tornando il maltempo, sta facendo avanti e indietro col suo fuoristrada lungo la spiaggia che ha restituito negli ultimi giorni i corpi dei migranti annegati. “Ieri – spiega a Local Team Vincenzo – è venuta una mamma che in tedesco mi chiedeva se potessi trovargli il figlio. Ha saputo che sono stato tra i primi soccorritori. Per favore, mi diceva, trovami anche l’altro figlio morto. Vorrei darle almeno la possibilità di andare a piangere. È una promessa che le ho fatto” spiega il pescatore, che da domenica racconta di non riuscire più a dormire, con l’immagine del bimbo morto ancora negli occhi. “Prima che succedesse questo – spiega – ero indifferente, guardavo in televisione e mi dispiaceva. Ma dopo quando ti capita dal vivo, è diverso. Vorrei andare a parlare con qualcuno di importante e chiedere perché tutto questo. Ci sono delle leggi che non sono molto chiare”.

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Naufragio Crotone, 70 morti: trovato il corpo di un altro bambino. Musumeci sui soccorsi: “Probabile ci sia stata qualche falla”

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