Il primo cittadino ha scritto alla presidente del Consiglio: "Abbiamo aspettato una settimana un suo messaggio, un suo cenno". La premier risponde da Abu Dhabi e accusa Frontex; "Da loro non ci sono arrivate indicazioni di emergenza. Qualcuno davvero ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone?"
“Gentile presidente Meloni, abbiamo aspettato una settimana, la comunità crotonese colpita da un dolore enorme, ha aspettato un suo messaggio, una sua telefonata, un suo cenno“. Comincia così l’appello firmato dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che a ormai 7 giorni di distanza dal naufragio del barcone di migranti costato la vita ad almeno 69 persone si rivolge direttamente alla premier Giorgia Meloni, chiedendole di venire “da madre” a vedere “i corpi dei bambini morti“. “L’ho vista piangere in una trasmissione, magari viene a commuoversi anche qui sull’ultimo cadavere di bambino ritrovato in queste ore”, dice il sindaco all’Adnkronos. “E’ un invito da madre, anche riservato”, specifica. E da Abu Dhabi è arrivata la replica di Meloni: “Io ho valutato qualcosa di più e cioè di celebrare il prossimo Cdm a Cutro sull’immigrazione”. La premier in un punto stampa ha poi aggiunto: “Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi prego, siamo un minimo seri“. Meloni ha poi scaricato le responsabilità su Frontex: “Da loro non ci sono arrivate indicazioni di emergenza”.
L’appello del sindaco
Nella sua lettera rivolta alla presidente del Consiglio, Voce – eletto sindaco nel 2020 e sostenuto da liste civiche – scrive: ” In questa settimana i crotonesi si sono stretti nel dolore per le vittime di una tragedia immane ed in ogni modo, anche con una semplice preghiera, portando un fiore o un biglietto hanno voluto manifestare la loro vicinanza e solidarietà“. Poi aggiunge: “L’umanità probabilmente non farà risalire le classifiche della qualità della vita ma sicuramente rende orgogliosi di appartenere ad una comunità che ha saputo dimostrare come la solidarietà e l’apertura verso l’altro siano valori inalienabili ed irrinunciabili”.
In un altro passaggio del suo appello, il sindaco sottolinea la differenza tra il comportamento di Meloni e quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 2 marzo scorso al Palamilone di Crotone ha reso omaggio alle vittime del naufragio, salutato dagli applausi dei cittadini. “Questo popolo aspettava una testimonianza della presenza dello Stato, che è arrivata altissima dal Capo dello Stato – scrive Voce – Ma è mancato il governo, è mancata lei presidente. Allora le chiedo, se non ha ritenuto portare la sua vicinanza come presidente del Consiglio, venga a Crotone a portarla da mamma. Venga a conoscere cosa si è vissuto in un palazzetto dello Sport destinato alla vita e che è si è trasformato in un luogo di dolore e lacrime. Venga a condividere, da mamma, il dolore di altre mamme, dei figli senza più genitori, di donne, uomini, bambini che avevano una speranza ed ora non hanno neppure più quella“. Il sindaco di Crotone poi conclude: “Non le faccio colpa di non essere venuta da presidente del Consiglio, sicuramente avrà avuto altri importanti impegni. Allora venga in forma privata, se ritiene, da cittadina di questo paese. Venga in questa città che ha espresso fortissimo il sentimento di restare umani. Di guardare alle persone come tali e non come numeri. Perché quelle bare che non hanno ancora nome non sono numeri. L’aspettiamo“.
Le parole di Meloni
“La lettera del sindaco di Crotone non l’ho letta tutta. Posso solo dire che io sono rimasta colpita dalle ricostruzioni di questi giorni. Queste persone non erano nella condizione di essere salvate da qualcuno che non ha voluto salvarle, come purtroppo, mi pare, qualcuno vuole raccontare“, ha detto la premier Giorgia Meloni, rispondendo ai cronisti ad Abu Dhabi. “Le opposizioni ogni giorno chiedono le dimissioni di un ministro diverso, lei capisce che non fa più molto notizia”, ha aggiunto rispondendo a chi le chiede della richiesta di dimissioni di Matteo Piantedosi avanzata dalle opposizioni. “La situazione è semplice nella sua drammaticità: non ci sono arrivate indicazioni di emergenza da Frontex. La rotta, inoltre, non è coperta dalle organizzazioni non governative e nulla dunque hanno a che fare con le politiche del governo. Nonostante noi lavoriamo per fermare i flussi illegali, abbiamo continuato a salvare tutte le persone. Questa è la storia. Io davvero non credo ci siano materie su cui esagerare così per colpire ciò che si considera un proprio avversario“, ha aggiunto ancora la presidente del Consiglio.