Gioielli regalati alla moglie dall’Arabia saudita per un valore di 3,2 milioni di euro che l’ex presidente avrebbe tentato di introdurre illegalmente facendoli portare nel bagaglio di un consigliere del ministro delle Miniere e dell’energia all’aeroporto internazionale di San Paolo e sequestrato. Si apre un nuovo caso che riguarda l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, che da prima della fine del suo mandato si trova ancora negli Stati Uniti, e rischia l’arresto al suo ritorno in patria. L’ex presidente è infatti oggetto di un’inchiesta legata all’assalto alle sedi del governo l’8 gennaio a Brasilia dove è indagato per istigazione al tentativo di colpo di stato. Intanto, sul caso dei gioielli, il ministro della Giustizia, Flavio Dino, ha annunciato che lunedì invierà una lettera per chiedere alla polizia federale di aprire un’indagine per possibile riciclaggio di denaro o appropriazione indebita.
Lo scoop dei gioielli è del quotidiano ‘O Estado de Sao Paulo‘ dove si riferisce che l’episodio sarebbe avvenuto nell’ottobre del 2021 e che il carico, mai dichiarato, sarebbe stato sequestrato dalle autorità all’aeroporto internazionale di Guarulhos, a San Paolo. Il quotidiano afferma che si tratta di gioielli che l’ex presidente avrebbe ricevuto in regalo dalle autorità saudite per la moglie Michelle. Tra questi “una collana, un anello, un orologio e un paio di orecchini di diamanti”.
L’informazione riguardo il sequestro è stata confermata dal ministro delle Comunicazioni Sociali, Paulo Pimenta, che ha pubblicato sul suo profilo twitter le foto dei gioielli. “Bolsonaro ha cercato di portare illegalmente una collana di diamanti e orecchini del valore di 16,5 milioni di reais. I regali sono stati consegnati in Arabia Saudita alla fine del 2021. Petrobras aveva appena venduto una raffineria per 1,8 miliardi di dollari a un gruppo saudita”, ha scritto il ministro.
Gli agenti avrebbero trovato i gioielli nello zaino di uno dei militari che stava tornando in Brasile, e hanno verificato che nessuno degli oggetti era stato preventivamente dichiarato al passaggio della dogana, come previsto dalla legge. L’ex ministro delle Miniere e dell’Energia Bento Albuquerque avrebbe tentato più volte di recuperare i gioielli senza successo. Il quotidiano brasiliano afferma che negli ultimi due mesi del mandato di Bolsonaro sono stati fatti quattro tentativi, attraverso anche i ministeri degli Esteri e dell’Economia, per recuperare il prezioso regalo, tutti falliti. L’unico modo per recuperare i gioielli per Bolsonaro sarebbe pagare la tassa di importazione obbligatoria, il 50 per cento del valore dell’oggetto in questione, e una multa del 25 per cento del valore per non averlo dichiarato fin dall’inizio. L’altra opzione sarebbe dichiararli “dono ufficiale al presidente della Repubblica”, ma il quotidiano spiega che in questo modo apparterrebbero allo Stato del Brasile e non ai Bolsonaro.