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Samuele Ceccarelli e le parole da vero capitano di Marcell Jacobs: che spot per l’atletica italiana

I due sprinter italiani si sono esaltati a vicenda per una doppietta storica sui 60 metri. Soprattutto Jacobs, che in questa rassegna continentale è il capitano della spedizione azzurra, ha dimostrato fair play e rispetto. E ha sottolineato la crescita di tutto il movimento: "Il campionato italiano sarà veramente intenso, ora aspettiamo il ritorno di tanti altri, Tortu, Ali, Patta, sarà quasi come i Trials americani"

Primo e secondo sul traguardo di Istanbul, per regalare all’Italia lo scettro di regina della velocità europea. Ma Samuele Ceccarelli e Marcell Jacobs sono in questo momento il miglior spot per l’atletica azzurra anche per il loro comportamento fuori dalla pista. Mentre in molti si sono arrovellati sul fatto che il campione olimpico abbia conquistato “solo” l’argento e sia stato beffato dal compagno di squadra al suo esordio agli Europei indoor, i due sprinter italiani si sono esaltati a vicenda per una doppietta storica sui 60 metri. Soprattutto Jacobs, che in questa rassegna continentale è il capitano della spedizione azzurra, ha dimostrato fair play e rispetto nei confronti di chi di fatto è diventato un nuovo rivale.

“Caro Samu, è la tua medaglia più bella, per ora”, ha detto alla Fidal. “Te lo sei meritato, devi renderti conto di quello che hai fatto, essere consapevole di quanto puoi correre forte e trasformarlo nelle gare all’aperto”. Parole importanti che Jacobs ha voluto spendere per Ceccarelli, il quale d’altronde non ha mai nascosto come Marcell sia il suo idolo: “Condividere il podio con il campione olimpico è un pò strano. È una sensazione nuova, in un’unica trasferta ho portato via tutto quello che potevo”. Su quel podio Ceccarelli ha anche pianto: “Almeno una lacrima doveva scendere, perché questa vittoria vuol dire davvero tanto. Non ce l’ho fatta a resistere, è stato più forte di me. È il sogno di chi fa sport, cantare l’inno sul gradino più alto, non potevo non emozionarmi in un momento del genere”.

Jacobs però lo invita a non fermarsi, perché la stagione dell’atletica leggera è appena cominciata e l’Italia della velocità può giocare un ruolo da protagonista anche a livello mondiale. Una situazione che fino a Tokyo e a quell’incredibile medaglia d’oro sembrava follia solo pensarla. “Sarà un anno importante, con i Mondiali, e la staffetta ha bisogno”, sottolinea Jacobs in versione da vero capitano. “Sono un grande agonista, fa male non aver vinto, ma allo stesso tempo riconosco quando qualcuno è più bravo di me. Per me è benzina su un fuoco che si sta per accendere”, spiega ancora. E poi evidenzia come ormai non ci sia più solo Jacobs, ma tutto un gruppo di sprinter azzurri competitivi, di cui adesso fa parte anche Ceccarelli: “Il suo oro fa capire quanto stia crescendo il movimento: il campionato italiano sarà veramente intenso, ora aspettiamo il ritorno di tanti altri, Tortu, Ali, Patta, sarà quasi come i Trials americani. Io ho ancora fame? Di più, sono ancora all’antipasto”. Bellissimo.