Il 38enne era insieme al suo cane lungo un sentiero della Val di Sole quando l'animale gli è piombato addosso. Il racconto del fratello al Corriere della Sera: "Mi ha detto che lo ha visto arrivare dal bosco. Sono rotolati entrambi giù dal sentiero, lo ha guardato e poi se n'è andato"
Si è ritrovato faccia a faccia con un orso mentre era in compagnia del suo cane lungo un sentiero della Val di Sole, in Trentino. L’animale, come ha raccontato il fratello, lo ha morso alla testa e al braccio, costringendolo a ricorrere alle cure dell’ospedale di Cles dove sarà operato per le ferite riportate. L’uomo rimasto vittima dell’incontro con l’animale selvatico si chiama Alessandro Cicolini, 38enne fratello del sindaco di Rabbi Lorenzo Cicolini.
E proprio il primo cittadino ha raccontato al Corriere della Sera gli attimi di paura vissuti dal fratello che lo ha chiamato appena l’orso si è allontanato: “Quando ho risposto, mi ha chiesto se lo potevo venire a prendere. “Sono stato aggredito da un orso”, mi ha detto. Io ho mandato mia moglie, che è andata incontro con l’auto in un sentiero che noi locali conosciamo. L’ha portato al pronto soccorso di Cles e nel pomeriggio sarà operato al braccio”.
Il sindaco ha spiegato che il fratello ha ripercorso tutti gli attimi dell’aggressione: “Mi ha detto: ‘L’ho visto arrivare dal bosco, velocissimo. Siamo rotolati tutti e due e lui non mollava la presa. Siamo caduti a qualche metro di distanza. Avevo il cuore che batteva a mille, lui mi ha guardato per qualche secondo, che per me è stato eterno, e poi se n’è andato'”. Il corpo dei Forestali ha avviato gli accertamenti su quanto accaduto.
Mentre il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e l’assessore all’Agricoltura e foreste, Giulia Zanotelli, stanno seguendo gli approfondimenti. “Ho segnalato la gravità di questo ennesimo episodio al ministro all’ambiente, Pichetto Fratin – comunica il Fugatti – con l’impegno di tenerlo costantemente aggiornato e l’invito ad affrontare assieme un problema che non può più essere tenuto in sospeso”.