È una lunga intervista quella con la quale Giancarlo Magalli dà una buona notizia: “Manca solo l’ultima tac, le terapie sono terminate. Sono stati mesi pesanti, un anno da dimenticare, ma adesso sto bene. Siamo alla fine di questa esperienza, serve solo la conferma definitiva”, spiega il conduttore a TvBlog riguardo al linfoma alla milza del quale ha parlato pubblicamente per la prima volta a Verissimo, il mese scorso. Un racconto difficile, nel quale però Magalli non si risparmia: “Venni trasferito in ospedale in ambulanza, il ricovero è stato abbastanza impegnativo. Mi hanno dato farmaci forti che mi hanno buttato molto giù. Certe sensazioni non le avevo mai provate in vita mia. Avevo le allucinazioni, vedevo cose strane. Una volta guarito ho approfondito alcuni aspetti ed è venuta fuori la seconda problematica. L’infezione in un certo senso è stata utile perché ha fatto emergere una patologia più grave. Il linfoma è un tumore che si può curare e pare che io sia guarito, ma bisogna accorgersene in tempo”. Poi tira fuori la sua proverbiale ironia: “Le prime volte la gente mi guardava con gli occhi sbarrati. Avevo perso ventiquattro chili ed ero malfermo, leggevo lo stupore nello sguardo delle persone. Ero io il primo a scherzarci: ‘Vi do cinque minuti per commentare come sono conciato, così non ne parliamo più’. Mi rendevo conto di avere un aspetto diverso. Poi tutto passa. Ho ripreso i chili, fortunatamente non tutti, e l’energia è tornata”. E sul futuro in tv, non ha dubbi: vuole tornare. Non con un programma quotidiano, che sarebbe molto impegnativo al momento, ma con un programma che senta suo. “Stefano Coletta (direttore intrattenimento di RaiUno, ndr) “ha espresso interessamento” ma “non vuol dire che direi di no ad un’offerta di Mediaset se questa si rivelasse interessante. Mediaset nel tempo è molto cambiata. Oggi non c’è più molta differenza con la Rai e se una piccola differenza c’è va a vantaggio di Mediaset, che ha da sempre gli stessi dirigenti con cui si può portare avanti un rapporto personale”.