“Le parole di Debora Serracchiani sulla riforma del reddito di cittadinanza mi indignano. Ma chi se ne frega se la nuova misura si chiama come quella introdotta dal Pd in Friuli Venezia Giulia. Non voglio fare il populista, ma se si guadagnano 15mila euro al mese, si perde la testa“. Così a Tagadà (La7) Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di Fq Millennium, commenta le dichiarazioni della capogruppo Pd Alla Camera, Debora Serracchiani, sulla Misura per l’inclusione attiva (Mia), il nuovo strumento che da agosto dovrebbe parzialmente sostituire il reddito di cittadinanza.

Gomez spiega: “Debora Serracchiani, che si occupa di lavoro, non si rende conto che ai cosiddetti occupabili, cioè a coloro i quali stanno in una famiglia dove c’è una persona tra i 18 e i 60 anni in grado di lavorare, verranno dati 375 euro al mese anziché 500? Ma le pare che qualcuno possa vivere con 375 euro al mese? La verità è che in questo modo il governo porta avanti la sua politica dichiaratamente di destra – continua – pensando che col dare pochissimi soldi a coloro i quali non hanno un lavoro li si spinga da accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi stipendio. Ma c’è un piccolo particolare: l’Europa si sta accordando sul reddito minimo che vale anche per coloro i quali non hanno uno stipendio. Non si possono affamare i poveri“.
Il direttore del Fatto online, a riguardo, menziona le inchieste della giornalista Charlotte Matteini e chiosa: “Se tu dai 375 euro al mese, stai dicendo: ‘Andate a lavorare in nero’“.

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