Il leader della Lega allontana le accuse di mancati soccorsi al barcone: "La Guardia costiera è stata avvisata a tragedia avvenuta". Poi difende il suo ex capo di gabinetto e nega che Meloni abbia deciso di "commissariare" il dossier immigrazione: "Solo polemiche giornalistiche, la squadra di governo è compatta". Oggi il ministro dell'Interno è alla Camera e poi al Senato per un'informativa urgente sul disastro. La Commissione Ue risponde alla lettera della premier
“La tragedia di Cutro, che ha come unici colpevoli scafisti e trafficanti, non è stata ravvisata come intervento di soccorso dalle autorità internazionali. Quindi la Guardia costiera è stata avvisata ahimè a tragedia avvenuta”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5, allontana le accuse di mancati soccorsi al barcone carico di migranti affondato domenica 26 febbraio di fronte alle coste calabresi, causando almeno 72 morti. E alle opposizioni che gli chiedono di dimettersi risponde: “O è ignoranza o è malafede, perché la Guardia costiera conta su oltre diecimila uomini e donne che sono in mare e terraferma, pronti a rischiare la vita. Attaccare Salvini ci sono abituato, mi chiedono processi da anni. Ma tirare in ballo e attaccare un corpo d’eccellenza dello Stato formato da persone pronte a rischiare la propria vita per salvare quella degli altri mi sembra davvero bassa politica“.
Il leader della Lega difende anche il suo ex capo di gabinetto, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella bufera per le accuse di scarsa “responsabilità” ai migranti morti in mare e anch’egli oggetto di richieste di dimissioni. Secondo i retroscena pubblicati da vari giornali, la premier Giorgia Meloni ha deciso di “commissariare” il dossier immigrazione, sfilandolo al Viminale. “Solo polemiche giornalistiche, Piantedosi è sostenuto al 100% e la squadra di governo è compatta”, assicura Salvini. Che racconta che il ministro “sta lavorando al decreto che porterà al Consiglio dei ministri che terremo a Cutro per contrastare i trafficanti”. Oggi il titolare del Viminale si è presentato alle Camere per un’informativa urgente sul disastro, in cui ha difeso tutti i corpi dello Stato coinvolti nella vicenda: tramontata l’ipotesi di una mozione di sfiducia, ventilata nei giorni scorsi soprattutto da parte del nuovo Pd di Elly Schlein. Giovedì, per essere presente al Cdm in Calabria, non andrà alla riunione del Consiglio affari interni dell’Ue a Bruxelles.
Intanto, davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro – a poca distanza dal luogo dello schianto del caicco – poco prima delle 11 è stato trovato il corpo della 71esima vittima, la 17esima minorenne: era una bambina tra i tre e i quattro anni. Poco dopo è stata rinvenuta anche la 72esima, una giovane donna. È ancora incerto il numero dei dispersi. Nelle prossime ore quattro salme lasceranno la camera ardente allestita al palazzetto dello sport di Crotone dirette all’aeroporto di Roma Fiumicino, da dove partiranno verso il Pakistan. Tra loro c’è anche quella di Shahida Raza, la 27enne giocatrice della nazionale di hockey femminile del Paese.
Nel pomeriggio un portavoce ha riferito che la Commissione europea “ha risposto” alla lettera inviata da Meloni per chiedere un intervento sulla crisi dei migranti: Bruxelles “riconosce il bisogno di trovare soluzioni a lungo termine sul problema della migrazione, in linea con il messaggio della presidente della Commissione prima del Consiglio di febbraio, rinnovare gli sforzi per arrivare ad un accordo sul Patto per la migrazione e dare risposte operazionali”, dice. “La migrazione va affrontata con un approccio olistico, combattendo i trafficanti, mettendo in campo i rimpatri per chi non ha diritto di restare, ma anche offrendo percorsi chiari per migrazioni sicure e legali”, aggiunge.