Diritti

Referendum online, associazioni in piazza. La lettera di Gentili a Meloni e Butti: “Si impegnino pubblicamente a realizzare la piattaforma”

Dall’Associazione Luca Coscioni a Eumans, il movimento di cittadini di Marco Cappato, fino a +Europea, Radicali italiani ed altre sedici organizzazioni ( Volt, Servizio Pubblico, Più Democrazia Italia, Io Cambio, Riprendiamoci Il Comune, Società della Ragione, Forum Droghe, Meglio Legale, Movimenta, Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente OdV, Partito Animalista, Animal Aid Italia, Radicali Italiani, Radicali Roma, Sinistra Civica Ecologista Roma, Extinction Rebellion Roma). A Roma, cittadini, esponenti politici e associazioni si sono riuniti in piazza Santi Apostoli per chiedere al governo che venga attivata la piattaforma pubblica per firmare online i referendum e le leggi di iniziativa popolare, già prevista dalla legge da oltre un anno, ma mai entrata in vigore.

Tra gli attivisti in piazza anche Marco Gentili, attivista affetto da Sla, co-presidente dell’associazione Luca Coscioni. Gentili grazie a un sintetizzatore vocale ha letto una lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni e al sottosegretario all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, chiedendo un impegno pubblico per l’entrata in funzione della piattaforma “in tempi brevi”.

“La sua entrata in funzione garantirebbe il diritto alla piena partecipazione civica di chi, come me, vive una condizione di disabilità grave – spiega Gentili nella lettera – Ed è lo strumento che la Repubblica italiana si era impegnata a realizzare in sede internazionale al fine di rimuovere le irragionevoli restrizioni che il Comitato diritti umani dell’Onu nel caso Staderini-De Lucia vs Italia ha accertato essere presenti nell’attuazione del diritto costituzionale a promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare”. Fondamentale, secondo Gentili, “estendere l’utilizzo della piattaforma alla presentazione di liste per le elezioni a tutti i livelli, allargando così l’esercizio digitale dei diritti politici alla funzione elettorale superando le discriminazioni sia tra liste che nella cittadinanza che persistono anche questo campo”. Per questo, conclude, “vi chiedo pubblicamente una presa di impegno pubblica“, in nome “della democrazia, dei diritti delle persone con disabilità e del rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia”.

Al suo fianco al momento della lettura Marco Cappato presente sia in veste di tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni che in qualità di Presidente di Eumans, il movimento di cittadini paneuropeo da lui fondato. “La legge già prevede che si possano raccogliere le firme con sottoscrizione digitale su referendum e leggi iniziative popolari attraverso una piattaforma pubblica. Questa legge è disapplicata da oltre un anno. Questo rappresenta un danno diretto alla democrazia del nostro paese, non è tollerabile che le tecnologie digitali sono utilizzabili per tutto tranne che per la democrazia”.