Entro il 2030, “l’Unione europea dovrebbe aumentare” ad “almeno il 10% del suo consumo” l’estrazione delle materie prime strategiche sul suo territorio, e “ad almeno il 40%” la sua capacità di raffinare e lavorare le terre rare lungo tutta la catena di valore. Sono gli obiettivi fissati nella bozza del Critical Raw Materials Act che la Commissione europea presenterà martedì 14 marzo. Nel documento, ancora soggetto a modifiche ma rivelato dall’Ansa, Bruxelles punta inoltre ad aumentare ad “almeno il 15%” la capacità dell’Ue di produrre materie prime strategiche usando il riciclo e l’economia circolare. Il provvedimento sarà svelato martedì prossimo insieme al piano industriale green Ue in risposta al maxi-pacchetto di sussidi green contenuti nell’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden. Punta a “ridurre i crescenti rischi di approvvigionamento dell’Unione”, rafforzandone le capacità “lungo tutte le fasi della catena del valore delle materie prime strategiche”, compresa la loro “estrazione, lavorazione e riciclo”.
Il regolamento si applica ai materiali ritenuti rilevanti nella “transizione verde e digitale” e per le “applicazioni di difesa e spaziali“, ma anche per la medicina avanzata: le materie prime critiche strategiche trovano infatti un’ampia applicazione nella creazione ed esempio di batterie ricaricabili, cruciali nell’industria delle auto elettriche e ibride e imprescindibili per smartphone e tablet, di magneti permanenti, radar, fibre ottiche, ma anche per costruire turbine eoliche e pannelli solari. Nel suo disegno di legge, Bruxelles prevede anche una corsia preferenziale per i progetti che coinvolgono le terre rare ritenuti “strategici”, con procedure di autorizzazione più snelle e prevedibili (tempi non superiori ai due anni) e finanziamenti ad hoc. Su questo versante l’esecutivo Ue intende anche sostenere i progetti sviluppati nei Paesi terzi attraverso il suo Global Gateway, la strategia da 300 miliardi di euro messa in campo per contrastare la Belt and Road initiative cinese.
“Le materie prime critiche sono la linfa vitale dell’economia pulita”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen in un punto stampa con il primo ministro canadese, Justin Trudeau.”Abbiamo bisogno di loro per abbinare i nostri ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. Questo è il motivo per cui ovviamente l’attenzione dell’Unione europea è molto forte sulla resilienza delle nostre catene di approvvigionamento”. L’Europa deve liberarsi della dipendenza di materie prime critiche dalla Cina “e questo ovviamente è immediatamente il motivo per cui l’Europa cerca di collaborare con partner di fiducia, e prima di tutto con il Canada. L’unico paese nell’emisfero settentrionale con le materie prime necessarie per produrre batterie a ioni di litio”, ha aggiunto. “Avete una vasta esperienza nel settore delle miniere e del trattamento. Conosciamo l’importanza che si attribuisce ai diritti del lavoro alla protezione ambientale e al rispetto delle comunità locali. Abbiamo iniziato una partnership su materie prime critiche nel 2021. Sta già portando frutti. Ora è il momento di portarlo al livello successivo”.
Zonaeuro
Terre rare, il piano di Bruxelles: “Estrarre in Ue almeno il 10% delle materie prime strategiche che si utilizzano”
Il regolamento, che sarà presentato la prossima settimana, si applica ai materiali ritenuti rilevanti nella "transizione verde e digitale" e per le "applicazioni di difesa e spaziali", ma anche per la medicina avanzata
Entro il 2030, “l’Unione europea dovrebbe aumentare” ad “almeno il 10% del suo consumo” l’estrazione delle materie prime strategiche sul suo territorio, e “ad almeno il 40%” la sua capacità di raffinare e lavorare le terre rare lungo tutta la catena di valore. Sono gli obiettivi fissati nella bozza del Critical Raw Materials Act che la Commissione europea presenterà martedì 14 marzo. Nel documento, ancora soggetto a modifiche ma rivelato dall’Ansa, Bruxelles punta inoltre ad aumentare ad “almeno il 15%” la capacità dell’Ue di produrre materie prime strategiche usando il riciclo e l’economia circolare. Il provvedimento sarà svelato martedì prossimo insieme al piano industriale green Ue in risposta al maxi-pacchetto di sussidi green contenuti nell’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden. Punta a “ridurre i crescenti rischi di approvvigionamento dell’Unione”, rafforzandone le capacità “lungo tutte le fasi della catena del valore delle materie prime strategiche”, compresa la loro “estrazione, lavorazione e riciclo”.
Il regolamento si applica ai materiali ritenuti rilevanti nella “transizione verde e digitale” e per le “applicazioni di difesa e spaziali“, ma anche per la medicina avanzata: le materie prime critiche strategiche trovano infatti un’ampia applicazione nella creazione ed esempio di batterie ricaricabili, cruciali nell’industria delle auto elettriche e ibride e imprescindibili per smartphone e tablet, di magneti permanenti, radar, fibre ottiche, ma anche per costruire turbine eoliche e pannelli solari. Nel suo disegno di legge, Bruxelles prevede anche una corsia preferenziale per i progetti che coinvolgono le terre rare ritenuti “strategici”, con procedure di autorizzazione più snelle e prevedibili (tempi non superiori ai due anni) e finanziamenti ad hoc. Su questo versante l’esecutivo Ue intende anche sostenere i progetti sviluppati nei Paesi terzi attraverso il suo Global Gateway, la strategia da 300 miliardi di euro messa in campo per contrastare la Belt and Road initiative cinese.
“Le materie prime critiche sono la linfa vitale dell’economia pulita”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen in un punto stampa con il primo ministro canadese, Justin Trudeau.”Abbiamo bisogno di loro per abbinare i nostri ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. Questo è il motivo per cui ovviamente l’attenzione dell’Unione europea è molto forte sulla resilienza delle nostre catene di approvvigionamento”. L’Europa deve liberarsi della dipendenza di materie prime critiche dalla Cina “e questo ovviamente è immediatamente il motivo per cui l’Europa cerca di collaborare con partner di fiducia, e prima di tutto con il Canada. L’unico paese nell’emisfero settentrionale con le materie prime necessarie per produrre batterie a ioni di litio”, ha aggiunto. “Avete una vasta esperienza nel settore delle miniere e del trattamento. Conosciamo l’importanza che si attribuisce ai diritti del lavoro alla protezione ambientale e al rispetto delle comunità locali. Abbiamo iniziato una partnership su materie prime critiche nel 2021. Sta già portando frutti. Ora è il momento di portarlo al livello successivo”.
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Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Qual è il suo sogno quando era piccolo?". "Questa è una domanda interessante, perché i sogni cambiano nel corso della vita, con l'età. Quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto fare il medico, poi ho cambiato idea. Quando si è a scuola, crescendo, si studia un po' tutto. C'è un momento in cui bisogna scegliere cosa fare. Alla fine ho scelto il diritto, la legge". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella rispondendo ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "Non ho mai sognato di fare il calciatore perché non ero per niente bravo", ha aggiunto sorridendo.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "C'è molto di buono in questo paese, e questo mi conforta sempre". Così il Presidente della repubblica Sergio Mattarella ai bambini della scuola de Amicis di Palermo. "La fatica viene cancellate dal vedere cose buone che si vedono in Italia", ha detto.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Le piacerebbe fare un altro lavoro?". Questa è stata a prima domanda rivolta dagli alunni della scuola de Amicis di Palermo al Capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita a sorpresa questa mattina nel plesso. "Io sono vecchio - ha risposto - il mio lavoro non è quello che faccio adesso, il mio lavoro abituale era quello di insegnare Diritto costituzionale all'Università, ma ormai non lo faccio più da tempo. Questo impegno che svolgo ora non è un lavoro, è un impegno per la nostra comunità nazionale. E' faticoso, però è interessante perché consente di stare in contatto con la nostra società, con tutti i cittadini di ogni origine, ed è una cosa di estremo interesse".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "La musica, così come le iniziative sui libri, la cultura, sono il veicolo della vita, della convivenza, dell'apertura, della crescita personale e collettiva. E' quello che state facendo in questa scuola. Per me è davvero un motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti". Così il Capo dello Stato Sergio Mattarella incontrando i bambini della scuola De Amicis. Nel novembre scorso i bimbi della quinta C furono insultati mentre si esibivano davanti alla Feltrinelli, vestiti con abiti tradizionali africani. "Io ogni anno vado in una scuola per l'apertura dell'anno scolastico, ma non è frequente che vada in altre occasioni. Sono lietissimo di essere qui questa mattina- dice Mattarella- E ringraziarvi per quello che fate. Ringrazio i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono e per come vi guidano nell'accrescimento culturale".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - "Voi siete una scuola che con la cultura, la musica, la lettura, e altre iniziative di crescita culturale, esprime i valori veri della convivenza nel nostro paese e nel mondo, che sempre è più unito, connesso, sempre più senza confini. Ed è una ricchezza crescere insieme, scambiarsi opinioni e abitudini, idee, ascoltare gli altri. fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è rivolto ai bambini della scuola De Amicis di Palermo. Nel novembre scorso i bimbi della quinta c, molti dei quali di origini africane, furono insultati per strada mentre si esibivano in uno spettacolo vestiti con abiti tradizionali. "Cercate di trovare la vostra strada secondo le vostre inclinazioni, auguri a tutti voi e complimenti", ha aggiunto. "Sono lietissimo di incontrarvi in questo auditorium che ci accoglie, ragazzi. Ringrazio la dirigente scolastica e i collaboratori, gli insegnanti e li ringrazio per quanto fanno. Voglio fare i complimenti a voi, siete bravissimi. Avete eseguito magistralmente questi due pezzi", ha detto ancora il Capo dello Stato parlando ai ragazzi che si sono esibiti in un breve concerto. "Non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e a voi".
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - “Vivere insieme, dialogare fa crescere. Rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rivolgendosi agli alunni della scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo dove si è recato a sorpresa questa mattina. I bambini, lo scorso novembre, furono insultati con epiteti razzisti davanti alla Feltrinelli di Palermo, dove si erano esibiti in uno spettacolo tradizionale. Molti dei bimbi della 5 c, visitata oggi da Mattarella, sono di origini africane. Oggi, tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre, perché la visita è stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco, i bambini hanno rivolto al Presidente alcune domande, consegnandogli dei doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il 'Va, pensiero' dal Nabucco.
Palermo, 20 gen. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo avere incontrato i bambini della quinta C dell'Istituto De Amicis-Da Vinci di Palermo, che lo scorso novembre furono insultati in centro città per il colore della pelle, perché molti di loro sono di origini straniere, si è fermato in classe a rispondere alle loro domande. Sopra la lavagna in classe c'è una bandiera tricolore.