“La strada per il raggiungimento di una parità effettiva” tra uomo e donna “è ancora lunga” e presenta “tuttora difficoltà” ma, oggi, c’è la certezza “che questa strada va percorsa con il massimo della determinazione”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle celebrazioni per l’8 marzo al Quirinale. Sottolineando che “stereotipi e pregiudizi” verso le donne, sono da sempre “determinati tutti da un unico elemento” e cioè “la paura nei confronti della donna, del suo essere differente nel corpo e nella sensibilità, della sua intelligenza, della sua voce, della sua indipendenza”, Mattarella ha ricordato come “fin da alcuni miti antichi” la donna “è stata sovente e incredibilmente vista come elemento di allarme, di ostacolo all’immobilismo di valori tramandati”.

E nonostante “in questi decenni la Repubblica” abbia “fatto enormi progressi”, per esempio con la prima donna a guida del governo o la prima presidente donna della Consulta, “certe mentalità sono ancora presenti”, ha ricordato ancora Mattarella. Per questo, ha concluso, “occorre un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità”.

Articolo Precedente

Crotone, l’ammiraglio Alessandro: “Doveva scattare il soccorso, Piantedosi delega alla polizia una responsabilità che non vuole assumersi”

next
Articolo Successivo

Crotone, Schlein: “Il mancato soccorso chiama in causa anche le responsabilità di Meloni che guida questo governo”

next