Diritti

Congedo di paternità, se serve una legge per obbligare i padri a fare la loro parte allora ben venga

Vorrei che ci fosse meno bisogno della legge e più rispetto. Quando mettere su famiglia è un fatto a due, è sempre necessario obbligare il papà, il marito, il compagno, il maschio a prendersi cura di un’avventura o più semplicemente che faccia la sua parte. Si fa per lui (per entrambi), che al lavoro in pausa caffè si presenterà sfatto da una notte insonne meno virile di una notte brava, che salterà il torneo di calcetto aziendale perché c’è il pediatra a quell’ora. Non è solo questione di soldi, ma responsabilità.

C’è bisogno della legge per capire che vivere la nascita dal primo attimo è meraviglioso? C’è bisogno della legge per smettere di sentir declinare “mammo” un papà che fa la sua parte di padre? Se serve allora va bene, le regole servono e ci vogliono, anche un bambino che sa rispettare le regole è un bambino sereno. Allora perché non un adulto?

Non ho invidiato il travaglio di nessuna, fa male, molto, se posso immaginare (e non posso). Ma se anche ai maschi fosse dato partorire sarebbe tutto più semplice mettere in fila le priorità: sono padre e voglio crescere con mia figlia o mio figlio giorno dopo giorno. Dormirò meno, puoi starne certo, “eh ma poi si recupera…” col cavolo, sono come i giga a fine mese, van sotto l’uscio.

Se serve per il cambiamento allora si fa la legge, se serve per aiutare una cultura patriarcale che non si schioda dalla declinazione di un maschile al femminile, se le parole nuove fan paura perché suonano male allora dovresti sentire la notte quanto strilla forte un figlio con le coliche. E finirla di mettere il lavoro al primo posto specie quando è un alibi a non fare la “tua parte”.

È prezioso crescerli, scoprire che anche noi siam stati quella roba lì, uno strilla-mangia-e-fai-la-cacca, che siamo stati fragili e abbiamo avuto bisogno di tutto, di essere protetti come abbracciati e consolati e farci ridere e anche quando siamo diventati uomini non abbiamo smesso di aver bisogno di tutto questo. Chi lo nega ha paura di cambiare in meglio.