Sessantasei manifestanti sono stati arrestati e una cinquantina di poliziotti sono rimasti feriti durante le proteste a Tbilisi in Georgia contro la legge sugli agenti stranieri. Ieri sera i manifestanti hanno sfondato le barriere all’ingresso del Parlamento, tentando di entrare nel cortile del palazzo. Bombe molotov e pietre sono state lanciate contro la polizia negli scontri durante la notte dopo che il Parlamento ha dato il suo sostegno iniziale a un progetto di legge sugli “agenti stranieri” che secondo i critici mina le speranze di adesione all’Ue del Paese del Caucaso meridionale. Secondo il ministero dell’Interno georgiano, la polizia ha dovuto rispondere usando la forza in modo “proporzionato” dopo che manifestanti avevano lanciato bottiglie incendiarie contro il Parlamento e avevano mandato in frantumi alcune finestre dell’edificio. In una nota si aggiunge che alcuni agenti di polizia feriti hanno dovuto essere sottoposti ad operazioni chirurgiche e anche alcuni civili sono rimasti feriti. Giorgi Vashadze, del partito di opposizione Strategia Aghmashenebeli, ha invece affermato che “le forze speciali e la polizia hanno fatto un uso sproporzionato della forza contro una dimostrazione pacifica” e che tra gli arrestati figura Zurab Japaridze, capo di un altro partito di opposizione, il Girchi. Sui social stanno facendo il giro del mondo alcune immagini che mostrano una manifestante sventolare una bandiera dell’Unione europea mentre viene colpita dal getto degli idranti della polizia

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