La vittima, legata ad un albero e picchiata, sarebbe stata obbligata - secondo quanto emerso dalle indagini e riportato dal Corriere - a chiamare la madre per preparare i soldi. Cosa c'entrerebbe in tutto questo Christina Bertevello? I dettagli
Più di 940.000 follower su Instagram e altri 368,8mila su TikTok: lei è Christina Bertevello, nota anche su Twitch e su OnlyFans. Negli ultimi giorni si è tornati a parlare della ragazza 26enne e delle vicende processuali che la riguardano. Rapine, droghe e vendette. Stando a quanto riportato anche dal Corriere, ora l’influencer è stata condannata in appello a 3 anni e 4 mesi, con una decisione dei giudici milanese che conferma quanto già deciso dai colleghi di Busto Arsizio in primo grado nel maggio del 2021, con rito abbreviato. La ricostruzione è la seguente: tutto sarebbe nato nel novembre 2019, quando Bertevello, insieme al suo fidanzato di allora, avrebbe partecipato al progetto di estorcere denaro ad un diciottenne picchiato per aver “fatto la spia”, cioè aver raccontato dove trovare il compagno della Bertevello ad un giovane che lo cercava, probabilmente per riscuotere debiti di droga.
La vittima, prelevata da un pub, sarebbe stata portata in un bosco, quindi legata ad un albero e picchiata, poi obbligata – secondo quanto emerso dalle indagini e riportato dal Corriere – a chiamare la madre per preparare i soldi. Cosa c’entrerebbe in tutto questo Christina Bertevello? Pare che la ragazza fosse nell’auto di alcuni ragazzi implicati nel pestaggio e che andarono a recuperare la somma stabilita, oggetto dell’estorsione. Con lei sono stati accusati e condannati altri sei ragazzi. Dunque concorso in estorsione, accusa che dopo due condanne verrà impugnata in Cassazione dal difensore della ragazza, l’avvocato Stefano Bettinelli del foro di Busto Arsizio, il quale ritiene che la sua assistita sia estranea ai fatti: “Non è mai scesa dalla macchina, non ha partecipato al pestaggio e non ha neppure assistito allo scambio di soldi: mancano le prove a suo carico”. Anche Christina ha deciso di replicare, via social: “I miei familiari vedono che la loro figlia è denigrata ingiustamente, non si meritano questo. Per quanto riguarda me, mi sono rotta del silenzio stampa, vorrei dire a tutti i giornali che hanno qualcosa da dire su di me, che possono contattarmi. Prima di scrivere che io ho pestato qualcuno, potete intervistarmi se volete. [..] Non vi sto a raccontare i fatti perché ragazzi… Gomorra![..]”. Quindi Bertevello ha comunicato, via Instagram story: “Sono tranquilla, mi girano troppo solo perché io voglio lavorare. Voglio farmi gli affari miei, è assurdo che mi debbano ancora responsabilizzare su robe che non mi riguardano. È ridicolo che io venga accusata di questioni che riguardano altri, per fortuna sono Christina Bertevello veramente e so affrontare ste robe”.