Dal 20 marzo, giorno in cui verranno aggiornate le classifiche, Rafael Nadal non sarà più parte della top 10 del ranking ATP. L’ufficialità è arrivata dopo le vittorie nei quarti di finale ad Acapulco di Rune e Fritz che hanno già scavalcato il maiorchino in classifica. In questo modo, l’iberico chiude la sua striscia storica: infatti, è il tennista con il periodo di permanenza più lungo all’interno della top 10 (912 settimane, quasi 18 anni), davanti a Jimmy Connors (788 settimane). Nadal è entrato in top 10 all’età di 18 anni, il 25 aprile 2005. Tuttavia, senza la partecipazione ai tornei negli Usa, Indian Wells e Miami, perderà i punti che gli permettono di rimanere tra i migliori dieci tennisti al mondo.

Il suo 2023 non è iniziato nel migliore dei modi, con un pesante dolore all’anca nel match contro MacDonald all’Open di Australia. Negli ultimi anni si è fermato più volte a causa di numerosi infortuni, che raramente gli hanno permesso di competere nella maggior parte dei tornei del circuito. Il suo focus rimane sempre quello di giocare e vincere, ovviamente, i Masters sulla terra e il Roland Garros. Infatti, i suoi principali successi degli ultimi 5 anni sono stati sulla sua superficie preferita, quella colorata di rosso. Altri tre Slam, Us Open nel 2017 e nel 2019, Australian Open nel 2022. Per il resto, le partecipazioni ai tornei si concentrano quasi sempre nella stagione rossa, con i suoi tornei più cari (Madrid, Barcellona, Roma e appunto il Roland Garros).

Nonostante il 14 volte campione dello Slam di Parigi abbia spesso abituato il pubblico del tennis a recuperi in extremis da infortuni delicati, Nadal è adesso sulla via dei 40 anni e il suo fisico non è più quello di una volta. Malgrado la sua tenacia, Rafa è il prossimo candidato al ritiro: dopo l’uscita dai giochi di Roger Federer, che molti appassionati non hanno ancora digerito, i Big 3 perdono un ulteriore atleta dalla top 10. L’unico modo per l’iberico di tornare a far parte dei 10 migliori tennisti al mondo è quello di rimanere a riposo e preparare la solita stagione sulla terra rossa perfetta. Ma dovrebbe riuscire ancora una volta a vincere il Roland Garros, sperando che nel frattempo i suoi giovani colleghi non alzino ancora il livello.

Il suo ritorno nel circuito dipende dall’entità dell’infortunio riscontrato durante l’Open di Australia. Rafa stesso si è detto particolarmente preoccupato dell’attuale situazione, in cui si è ritrovato numerose volte negli ultimi anni. Dopo la sconfitta con MacDonald, ha parlato del percorso di riabilitazione che dovrà affrontare: “Ho attraversato questo processo troppe volte nella mia carriera, e sono pronto a continuare a farlo, credo, ma non è facile, senza dubbio.” Lo spagnolo ha poi aggiunto sul suo futuro: “Non so cosa possa succedere in futuro. Ho passato sette mesi giocando quasi niente, e ora se devo passare ancora molto tempo fuori, diventa molto difficile alla fine restare al mio ritmo ed essere competitivo ed essere pronto per la lotta e per le cose per cui voglio davvero competere”.

La speranza è quella di rivederlo in campo ad aprile, per il Masters 1000 di Montecarlo, torneo che ha vinto 11 volte in carriera. Altrimenti, per un migliore recupero e per una condizione fisica possibilmente più stabile, il maiorchino cercherà senz’altro di partecipare al Roland Garros, che si terrà a Parigi dal 28 maggio. L’ipotesi secondo cui Rafael Nadal abbia lasciato la top 10 per non tornarci mai più non è poi così lontana dalla realtà.

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