Sul mensile diretto da Peter Gomez, in uscita sabato 11 marzo, il nuovo filone d'indagine sulle complicità di cui ha goduto il superlatitante di Cosa nostra. Mentre per i comuni cittadini ricevere cure è sempre più difficile. Perché? Lo raccontano da dietro le quinte gli audio Whatsapp di una dottoressa impiegata, o meglio spremuta, in un ospedale del Nord Italia. Ecco (quasi) tutto quello che potrete leggere nel numero di aprile
Camici bianchi, cappucci neri. I medici massoni coinvolti nelle indagini su Matteo Messina Denaro, i medici che eroicamente resistono nei Pronto soccorso allo stremo, prosciugati di personale e di risorse. Sono due facce della sanità italiana raccontate da FQ MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, in edicola con il nuovo numero da sabato 11 marzo. FQ MillenniuM vi porta poi in Calabria, dove i buchi di organico in diversi ospedali di provincia sono coperti da 51 medici cubani, che al nostro reporter Lucio Musolino spiegano di essere in “missione umanitaria”.
Lo psicologo va online – Lorenzo Giarelli racconta invece i professionisti della sanità che si sono dati un’altra missione, quella della politica: in parlamento dove, va detto, la parte del leone la fanno i farmacisti, nonostante la mancata rielezione del mitico Andrea Mandelli, per lunghi anni parlamentare di Forza Italia e presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti. Intanto gli psicologi, purtroppo sempre più richiesti dopo l’emergenza pandemica e relativo bonus, affrontano i cambiamenti della loro professione: Laura Carrer ci racconta le piattaforme che offrono sedute on line, ovviamente a costi inferiori a quelle tradizionali, con tanto di algoritmo che si occupa di “matchare” il paziente con il terapeuta più adatto a lui. Fabrizio Ravelli intervista lo scrittore Giorgio Boatti, che nel libro Abbassa il cielo e scendi racconta il travaglio familiare legato alla malattia mentale del fratello e il tradimento delle promesse basagliane.
Cure rapide per il boss – Le indagini sulle coperture della latitanza di Messina Denaro puntano sugli intrecci fra mafia, sanità e massoneria nella provincia di Trapani, raccontano Manuela Modica e Giuseppe Pipitone. Il superlatitante di Cosa nostra arrestato il 16 gennaio è stato curato, esibendo l’identità di un’altra persona, è stato visitato e curato in tempi insolitamente rapidi anche considerando la gravità delle sue patologie, vista anche l’emergenza Covid, racconta Renato Costa, già segretario della Cgil Medici di Palermo e pioniere, nei primi anni Duemila, delle denunce contro la “mafia bianca” in Sicilia. “Già da quando sono entrato in massoneria, nel 1961, i medici rappresentavano una maggioranza importante dei professionisti iscritti alle logge”, ricorda Massimiliano Di Bernardo, già Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che nel 1993 si dimise denunciando proprio le infiltrazioni mafiose nelle logge del trapanese.
Schiavi al Pronto soccorso, gli audio della dottoressa – La stragrande maggioranza dei medici, però, non si mette il cappuccio, ma solo il camice, e ogni giorno lotta in studio o in ospedale contro un sistema che pare prossimo al collasso. Martina Castigliani ha raccolto per una decina di giorni gli sfoghi audio, via Whatsapp, di una dottoressa di Pronto soccorso di un ospedale del Nord Italia, alle prese con turni impossibili, posti letto introvabili e l’esasperazione, spesso comprensibile, dei pazienti in attesa. Una testimonianza forte e inconsueta, che dà conto anche dell’impatto devastante di quelle condizioni di lavoro sulla vita privata e familiare. Per questo sempre più medici scelgono la via, oltretutto assai meglio remunerata, dell’impiego “a gettone” per coprire i turni ormai impossibili da riempire con il personale disponibile.
Mazzette e manzette (lontano dai riflettori) – Intanto, con una certa distrazione di politica e media, sono all’ordine del giorno inchieste per corruzione che distraggono o distorcono fondi al sistema sanitario, persino sull’assistenza a chi ha problemi psichici, come, secondo l’accusa, è accaduto all’Asl di Caserta. Mentre Roberto Formigoni e i suoi coimputati dovranno risarcire la Regione Lombardia con oltre 45 milioni di euro per lo scandalo Maugeri, in Puglia i magistrati contestano bustarelle che viaggiavano insieme a tagli di carne pregiata. La “manzetta“, appunto.
Morosi incolpevoli. Ma sfrattati – Non solo sanità. Un’inchiesta di Valentina Petrini raccoglie storie di sfratti “per morosità incolpevole” in corso a Roma, dove alloggi assegnati in passato a soggetti deboli sono via via finiti sul mercato, e l’aumento degli affitti ha messo ko gli inquilini, spesso anziani, malati o con coniugi da assistere. In un reportage dall’Aquila, Federica Tourn racconta che, 14 anni dopo il terremoto, il capoluogo abruzzese sembra un non luogo, con un centro votato al turismo e svuotato di servizi per i residenti, e remote periferie dalle quali è persino difficile muoversi.
Clima, le immagini dei villaggi sommersi in Indonesia – Fra i tanti altro approfondimenti del nuovo numero di FQ MillenniuM, da non perdere l’impressionante portfolio fotografico sui villaggi indonesiani ormai sommersi dall’acqua, vittime del cambiamento climatico, a firma di Giacomo d’Orlando. E ancora, l’intervista di Davide Turrini al comico Natalino Balasso, che, da “pacifista rissoso”, non risparmia fendenti ai colleghi, alla televisione e alla politica. Infine, se vi sentite un po’ persi fra le mille declinazioni della fluidità sessuale, leggetevi la guida che Antonio Armano ha predisposto per voi, iscrivendosi a Taimi, l’app di incontri Lgtq+. Inventata, per la cronaca, da un imprenditore ucraino.
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