Cristina Marino, attrice del film di Prime Video Il talento del Calabrone, al centro della bufera dopo aver definito un paparazzo “maniaco”. La rabbia della donna è scaturita dai continui pedinamenti dell’uomo durante una passeggiata al parco con i suoi figli, a causa del suo comportamento invasivo, l’attrice ha deciso di pubblicare un video nel quale si vede l’uomo intento a pedinarla e a fotografarla. Tuttavia, poco dopo la pubblicazione del post su Instagram, sulla pagina dell’attrice hanno iniziato a piovere decine di commenti. “Dovresti essere addirittura grata“, “Che bassezza definire maniaco un uomo che lavora, dimentichi che è grazie alla gente che ti segue (e soprattutto all’uomo che hai sposato) che sei famosa…” (Il commento nasce dal fatto che la donna è sposata con l’attore Luca Argentero).
L’attrice però non non ci sta, e ribatte: “Visto che leggo dei commenti da bar come “maniaco, che brutta parola”, “dovresti essere addirittura grata”, o “se stavi col panettiere non sarebbe successo”… Ora, tutto bello, tutto giusto, tutto vero, ma ci tenevo solo a specificare che tutto questo accade dal giorno in cui siamo usciti dall’ospedale”. “Sei una delle donne più insopportabili della TV, ti considerano solo perché sei la moglie di Luca, e ti lamenti dei paparazzi ma ringrazia che non sei nessuno“.
Ancora una volta, Marino decide di rispondere: “Ho solo descritto un atteggiamento che stiamo subendo… Ripeto, è tutto concesso nella misura e nella forma di rispetto ed educazione. Quando questa viene violata, allora è importante parlarne, perché se no sembra che sia tutto normale e quando poi a un certo punto il limite si supera, normale non lo è più. Spero di essere stata chiara e non facciamo drammi dove i drammi non ci sono“.
A questo punto interviene lo stesso fotografo, che ha deciso di raccontare la sua versione della storia sulle pagine di The Pipol Gossip: “Era un anno che non scattavo più la famiglia Argentero, la nascita del figlio rappresenta per noi che facciamo questo mestiere una notizia ed essendo loro una bella coppia, una volta incontrati al parco quindi in un luogo pubblico e tenendomi a debita distanza, ho semplicemente fatto il mio lavoro come da 40 anni a questa parte. Io maniaco? Con i maniaci si chiamano le forze dell’ordine. Ora devo pensare alla mia tutela”.