Calcio

L’Eintracht non ci sta e ‘sfida’ la Prefettura di Napoli: ricorso al Tar contro il divieto di trasferta per i tifosi negli ottavi di Champions

Il club si è affidato a un pool di legali italiani: chiederà una sospensiva urgente del provvedimento del prefetto Claudio Palomba e in ogni caso aspetterà il giudizio di merito. Nel ricorso citato anche un precedente del 2018 che diede ragione al club contro un divieto imposto a Marsiglia. Per le autorità c'è "concreto il rischio di incidenti" e il rischio che si infiltrino gli ultras dell'Atalanta

La prima volta di una trasferta negata ai tifosi di una squadra straniera arriverà in tribunale. L’Eintracht Francoforte ha deciso di avviare un’azione legale contro l’ordinanza del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che ha disposto il divieto di vendita dei biglietti per il ritorno degli ottavi di Champions League contro la squadra di Luciano Spalletti. Le speranze di ottenere la riapertura del settore ospiti dello stadio Maradona entro mercoledì 15 sono remote, secondo quanto spiegato da Philipp Reschke, membro del Cda del club tedesco, ma la società ha intenzione di farne una questione di principio e ‘sfida’ Prefettura e Viminale nel campo del merito: “Ci stiamo preparando a una procedura amministrativa lunga e difficile, ma ha già funzionato una volta”, ha spiegato Reschke.

L’Eintracht ha deciso di impugnare – il deposito è previsto venerdì pomeriggio – al Tar Campania il provvedimento di Palomba attraverso un pool di legali italiani composto da Giovanni Adami, Lorenzo Contucci, Daniele Labbate, Paolo Alberto Reineri e Daniele Tuffali. Verrà chiesta sia una sospensiva urgente attraverso un decreto del presidente che la valutazione nel merito alla prima camera di consiglio utile. Lo stop alla trasferta per circa 2.700 tifosi è stata accolta in Germania, dove si lavora molto sulla prevenzione e sulla figura dei Supporters liaison officer, con sconcerto. Una misura del genere è ritenuta sostanzialmente “inconcepibile” anche perché, è il ragionamento dell’Eintracht, società e autorità hanno avuto circa quattro mesi di tempo per organizzare una trasferta sicura per i tifosi.

Nel ricorso – a quanto risulta a Ilfattoquotidiano.it – si cita anche un precedente favorevole della giustizia francese. Nel 2018, in occasione di un match a Marsiglia, fu imposto ai tifosi dell’Eintracht di non circolare per le strade della città dalle 8 alle 22 impedendo sostanzialmente la trasferta. Anche in quel caso, la società impugnò il provvedimento ma non ottenne alcun risultato che sbloccasse la situazione prima dell’incontro. Tuttavia, la pronuncia nel merito – arrivata nel 2020 – ha dato ragione al club tedesco e quando il ministero dell’Interno francese ha proposto appello si è visto respingere il ricorso dai giudici.

Ma per quale motivo la Prefettura di Napoli ha stoppato la trasferta dei tifosi a una settimana dalla partita? Nel provvedimento dell’8 marzo si ricorda il parere del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che giudica “elevati” i livelli di rischio a causa della “rivalità tra le due tifoserie che ha fatto registrare incidenti” nel match di andata vinto dal Napoli per 2-0. Non solo: rischi vengono ravvisati anche nella “possibile partecipazione alla trasferta di gruppi di tifosi dell’Atalanta”, gemellati con la curva dell’Eintracht e già presenti a Francoforte. Pertanto, sintetizza il Comitato, è “concreto il rischio di incidenti” già “dal giorno precedente la gara” con il rischio di una caccia all’uomo nelle vie della città di gruppi di tifosi tedeschi che arriveranno autonomamente a Napoli. Anche per il questore Alessandro Giuliano gli incidenti dell’andata hanno “acuito” i livelli di rischio e in una nota sono stati ripercorsi tutti i disordini avvenuti a Francoforte.

Per gli avvocati, invece, il provvedimento rappresenta un “eccesso di potere sotto molteplici profili” e una “violazione di legge”. Tra le altre cose, di fronte ai giudici amministrativi verrà fatto notare anche che il gemellaggio tra tifosi dell’Eintracht e atalantini non impedì nel 2019 la trasferta a Milano in occasione degli ottavi di Europa League contro l’Inter e si riporterà anche la sospensione da parte del Tar Lombardia dello stop alla trasferta per i tifosi del Lecce in occasione di Inter-Lecce imposto dal Prefetto di Milano, perché ritenuto illegittimo per sviamento di potere. A Francoforte sono certi che magari i tifosi saranno costretti a rimanere a casa ma quando il Tribunale amministrativo regionale si esprimerà nel merito darà ragione al club e ai suoi tifosi, che hanno già trovato solidarietà in Germania. Martedì sera, in occasione di Bayern Monaco-Psg, la curva dei tifosi di casa ha esposto uno striscione con pesanti insulti in italiano nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, accompagnati dall’appello: “Nessun divieto per i tifosi”.

Twitter: @andtundo