Lasciato fuori dalle liste per le politiche dal suo partito, trombato dagli elettori alle regionali. Eppure Giulio Gallera è riuscito a tornare in Regione Lombardia. È l’effetto della giunta presentata dal governatore Attilio Fontana, che ha nominato Guido Comazzi tra i suoi assessori. Eletto nella lista di Forza Italia nel Milanese con 7.902 voti, la nomina di Comazzi – ex capogruppo berlusconiano – libera un posto in consiglio per il secondo classificato, cioè proprio Gallera: all’ex assessore al Welfare, dunque, bastano 5.670 preferenze per tornare in Regione.
Niente vicepresidenza per La Russa – Per il resto la giunta di Fontana si fa segnalare per la conferma di Guido Bertolaso al Welfare, mentre sfuma la nomina come vicepresidente di Romano La Russa, fratello del presidente del Senato. Al suo posto, come suo numero due, Fontana ha scelto un altro esponente di Fdi, Marco Alparone, che sarà anche assessore al Bilancio. “La vicepresidenza è importantissima ma non è qualcosa a cui tenevo: non è una sconfitta. Noi abbiamo sempre richiesto, com’era ovvio, che venisse affidata ad uno di Fratelli d’Italia. Io sono il capo delegazione che è la cosa che conta di più in Giunta regionale”, rivendica La Russa, confermato assessore alla Sicurezza. Alla vigilia del voto il fratello del presidente del Senato era finito tra le polemiche per un video che lo immortalava mentre faceva il saluto romano a un funerale.
7 posti a Fdi, 5 alla Lega e 2 a Fi – Oltre a La Russa e Alparone, Fontana ha nominato altri 5 esponenti di Fdi nella sua giunta: alla Cultura va la vicesindaca di Gallarate Francesca Caruso, all’Agricoltura Alessandro Beduschi, al Turismo Barbara Mazzali, alla Casa e housing sociale è stato nominato Paolo Franco, mentre Franco Lucente guiderà i Trasporti e la mobilità sostenibile. Cinque assessori vanno alla Lega: si tratta di Claudia Maria Terzi alle Infrastrutture e opere pubbliche, di Elena Lucchini alla Famiglia, di Alessandro Fermi all’Università, di Massimo Sertori agli Enti locali, mentre Guido Guidesi guiderà lo Sviluppo economico. Due posti in giunta per Forza Italia: uno a Simona Tironi, con delega all’Istruzione, e uno proprio a Comazzi, che guiderà il Territorio.
Solo 5 donne su 20 poltrone – A completare il quadro dei 16 assessori, i due in quota Fontana, ovvero Bertolaso, unico “tecnico”, e Giorgio Maione della lista Lombardia Ideale, che si occuperà dell’Ambiente. Ci sono poi 4 sottosegretari: Lara Margoni di FdI allo Sport e giovani, Raffaele Cattaneo di Noi Moderati per le Relazioni internazionali ed europee, Mauro Piazza della Lega all’Autonomia e Ruggero Invernizzi di Forza Italia per i Controlli, patrimonio e digitalizzazione. In totale, dunque, su 20 poltrone solo cinque saranno occupate da donne.
Da Salvini a Ronzulli: tutti rivendicano la vittoria –“Credo che il metodo di affrontare la legislatura che abbiamo avuto in questi ultimi cinque anni debba continuare: tutti con pari dignità, con pari rappresentanza e con pari capacità propositiva”, ha detto Fontana, presentando la giunta. “Non c’è nessun Opa di Fratelli d’Italia“, ci ha invece tenuto a dire Daniela Santanchè, ministro del Turismo e coordinatore regionale di FdI. Gli altri due partiti della coalizione, invece, tentano di intestarsi una vittoria politica nella distribuzione delle poltrone, almeno a parole. “Gli assessori della Lega avranno ruoli chiave per lo sviluppo economico, infrastrutturale e sociale della Lombardia”, ha rivendicato Matteo Salvini. “Siamo assolutamente soddisfatti, Forza Italia ha tre posizioni in giunta, con due deleghe pesanti e un sottosegretario che potrebbe addirittura somigliare a un terzo assessore”, ha detto invece Licia Ronzulli, capogruppo del partito di Silvio Berlusconi al Senato.