Lungo attacco del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contro il governo Meloni e in particolare contro la presidente del Consiglio sulla tragedia di Cutro e sulle politiche migratorie.
Nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, De Luca si sofferma sul decreto che prevede un inasprimento delle pene fino a 30 anni all’indirizzo degli scafisti: “Per rispetto nei confronti dei cittadini italiani, mi aspetterei che l’onorevole Meloni dicesse che per 10 anni, quando ha parlato di blocco navale, ha raccontato frottole. Io rimango sinceramente sconcertato dal fatto che su una questione delicatissima come quella dei migranti – continua – si possa raccontare per anni una ipotesi di soluzione e poi fare tutto il contrario, senza avvertire la necessità di ammettere ai cittadini italiani di aver sbagliato. Il governo riesce francamente a essere irritante di fronte a quasi 80 morti, dicendo cose che danno veramente fastidio. Come risponde il governo al problema migratorio? Con un’altra ondata di demagogia e di stupidaggini“.
E rincara: “La principale stupidaggine è l’aumento delle pene agli scafisti fino a 30 anni. ‘Noi daremo la caccia agli scafisti in tutto l’orbe terracqueo’, ci comunica il presidente del Consiglio. Ma facciamo le persone serie. Il governo italiano non riesce nemmeno ad arrestare le decine di taccheggiatrici e di ladre che stanno tranquille nella metropolitana di Milano e la Meloni vuole dare la caccia agli scafisti in tutto il mondo? Ma per cortesia, sono cose ridicole. Meloni dice pure che vuole aprire ai flussi regolari, facendo accordi coi governi che ci mandano in Italia – prosegue – gente che ha fatto la formazione professionale nei loro paesi. Ma sono cose da pazzi, sono cose talmente ridicole da essere irritanti e insopportabili. I paesi da cui partono queste persone neppure hanno dei governi: c’è la guerra civile, ci sono bande che hanno occupato pezzi di territorio, la Libia è suddivisa in diverse tribù, in Iraq non si capisce nulla, in Siria c’è la guerra, nell’Afghanistan c’è l’ira di Dio coi talebani. Con chi facciamo gli accordi? Sarebbe bene fare le persone serie”.
Il politico campano propone un accordo con l’Onu e l’Europa perché i centri di accoglienza libici diventino a gestione unica delle Nazioni Unite o della Ue, in modo da strappare la gente dalle mani dei torturatori. E aggiunge: “Ci sono disperati che muoiono in mare e quale è la risposta del governo a questo problema? Faremo la guerra agli scafisti e aumenteremo le pene fino a 30 anni. Dopo i blocchi navali, il governo Meloni continua a fare demagogia. Figuratevi poi quanto si preoccupano questi delinquenti se la pena è di 30 anni anziché di 25″.
Altro nodo su cui De Luca è implacabile con il governo Meloni riguarda la sanità e le risorse per il Sud: “Il governo sta togliendo al Sud 30 miliardi di risorse, una vergogna e un atto di delinquenza politica messo in atto dal governo Meloni e dal ministro Fitto. Per la sanità, invece, non c’è neanche un euro. Il ministro della Salute Schillaci ha detto che ci vorrebbero perlomeno 5 miliardi di euro in più per reggere la sanità pubblica. In realtà – aggiunge – ce ne vorrebbero 20 in più se vogliamo portare la nostra sanità al livello di quella inglese e 40 in più per arrivare a quella tedesca. Non chiediamo tanto, ma almeno le risorse minime necessarie per difendere la sanità pubblica che rischia di morire nel nostro paese. Ma da parte del governo nessun segnale di responsabilità e di consapevolezza“.
Finale attacco del presidente campano contro un parlamentare salernitano di Fratelli d’Italia, di cui non fa il nome e che, secondo le cronache locali, è il senatore Antonio Iannone. Il parlamentare meloniano nei giorni scorsi ha criticato De Luca per il rischio chiusura di alcuni punti nascita nel salernitano, ma il governatore ribatte a distanza: “C’è stato un imbecille di parlamentare di Fratelli d’Italia che si è permesso di fare speculazione e di diffondere notizie false, un imbecille che in un Paese civile non avrebbe potuto fare neanche il venditore di cocco e che si trova oggi nel Parlamento nazionale. Il 4 gennaio 2023 – spiega – abbiamo scritto al ministro della Salute che, ricordo, non è Speranza ma Schillaci voluto da Fratelli d’Italia. Abbiamo chiesto di comunicare in via definitiva la posizione del Ministero. Sono 3 mesi che il ministro di Fratelli d’Italia non risponde, e poi qualche imbecille di parlamentare di Fdi si permette di fare speculazioni nei territori delle aree interne”.