Già quattro anni fa, proprio allo stesso incrocio, in via Lope de Vega, nel quartiere Barona, alla periferia sud di Milano, aveva ferito un pedone dopo esser andato a sbattere contro un’altra auto. E anche quel giorno – era la fine del 2019 -, dopo lo schianto, si era allontanato senza prestare soccorso. Non solo: neanche un anno dopo era stato sorpreso al volante ubriaco e così nel 2022 gli era stata ritirata la patente. È recidivo il pirata della strada 29enne che nella notte di venerdì 10 marzo ha travolto e ucciso un uomo di 33 anni che viaggiava a bordo di un monopattino elettrico. L’uomo – originario di Palermo e residente a Milano – era anche sottoposto al divieto di uscire di casa dalle 22 alle 6, perché in affidamento ai servizi sociali per motivi giudiziari non inerenti alla condotta stradale: avrebbe infatti alcuni precedenti per detenzione di armi e reati contro il patrimonio.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti intervenuti sul posto, l’incidente stradale si è verificato intorno alle 3 di venerdì 10 marzo in via Beldiletto all’angolo con viale Famagosta, nella zona est della metropoli, dove il monopattino è entrato in collisione con la vettura per motivi ancora da accertare, anche se il semaforo era lampeggiante e quindi tutto si giocherebbe intorno a una questione di precedenze, con il monopattino che avrebbe effettuato una brusca svolta. La vittima, Juan Carlo Quinga Guevara, 33enne originario dell’Ecuador, residente a Pero, è stato sbalzato per diversi metri. Quando il 118 è intervenuto le sue condizioni erano gravi, è stato intubato e portato in codice rosso, incosciente, al Policlinico, dove poi è deceduto.

Il pirata della strada, dopo aver atteso qualche minuto, è fuggito: ha abbandonato l’auto e la passeggera che era a bordo con lui e si è allontanato pur sapendo di essere recidivo, di non avere la patente e di essere sottoposto alla misura giudiziaria del pernottamento obbligatorio a casa nelle ore notturne. Il 29enne è stato in poco tempo individuato dalla Polizia Locale e arrestato nella sua abitazione con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso: dopo esser risultato positivo al pretest sulla droga, ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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