L’addio di Gary Lineker alla BBC ha portato a un effetto domino tra i giornalisti della rete tv britannica. Nei giorni scorsi si è parlato molto della vicenda che ha interessato il commentatore sportivo e la tv del Regno che non ha tollerato il tweet dell’ex giocatore inglese sulla politica migratoria annunciata dal governo conservatore di Rishi Sunak. Lineker aveva, tra le altre cose, paragonato la proposta del governo britannico di muovere gli immigrati clandestini in Rwanda alla politica della Germania nazista degli anni ’30. Dopo la sospensione di Lineker dal programma Match of the Day, tantissimi personaggi di spicco hanno mostrato la loro vicinanza al diretto interessato boicottando le trasmissioni e non presentandosi in studio. Perfino la Premier League ha informato giocatori e allenatori che possono non rilasciare interviste alla radiotelevisione pubblica.
Da Ian Wright ad Alan Shearer, da Alex Scott fino a Micah Richards e Jermaine Jenas. Molti sono gli opinionisti sportivi che non hanno accettato la decisione della BBC e hanno protestato affinchè la questione Lineker venga risolta, con il reintegro dell’ex calciatore nella sua posizione di opinion maker ufficiale di BBC. Altri ex giornalisti conduttori di programmi BBC, tra cui Jon Sopel e Piers Morgan, hanno definito la vicenda “ridicola“.
Nella giornata di sabato 11 marzo, molti programmi calcistici dell’emittente britannica sono stati sostituiti da televendite e podcast. Adesso Lineker, che ha ricevuto grande affetto sui social da tutta la comunità, dovrà decidere se fare un passo indietro, scusarsi e tornare in televisione o proseguire la carriera da opinionista in solitario, come molti altri ex calciatori, diventati influencer senza l’aiuto delle reti televisive.