Botta e risposta a L’Aria che tira (La7) tra il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e Luca Casarini, capomissione della Ong Mediterranea Saving Humans, sulla “caccia” annunciata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni contro gli scafisti.
Gasparri dà a Casarini del “centro sociale del mare”, ma l’ex leader del movimento No Global non raccoglie la provocazione e annuncia al parlamentare: “Vorrei darle una notizia importante, in quanto senatore della Repubblica. Le do in diretta i nomi di due trafficanti di esseri umani. Lei è disposto ad andare dalla polizia in qualità di senatore?”.
“Mi fornisca degli elementi e io lo faccio”, risponde Gasparri.
Il senatore allora sfodera penna e taccuino e comincia a scrivere i nomi dettati da Casarini, che premette: “Sono due persone già segnalate dalla Corte penale internazionale, dall’Onu e dal Segretariato di Stato americano. Uno si chiama Emad Mustafa al-Trabulsi ed è attualmente il ministro dell’Interno libico“.
Gasparri, concentrato nel prendere i suoi appunti, resta spiazzato alla notizia. Casarini continua: “Il secondo trafficante è Abdurahman al-Milad, detto Bija, e non può nemmeno uscire dalla Libia, altrimenti viene arrestato. È un alto ufficiale della Guardia Costiera libica di Zawiyah, che noi forniamo di mezzi e di soldi”.
“Manderò il resoconto al ministro degli Esteri – commenta Gasparri – Che posso fare? È un problema internazionale, mica può arrestarlo il commissariato di Trionfale di Roma”.
Casarini ribadisce: “Questi qui sono due dei più grandi trafficanti esistenti secondo le Nazioni Unite”.
Gasparri replica piccato: “Ma lei segnali anche l’emiro del Qatar che pare abbia corrotto la sinistra nel Parlamento europeo. Sa quanta gente dobbiamo segnalare?”.
Casarini ribatte: “Ma lotta contro i trafficanti ‘nel globo terracqueo’ la fate contro gli ultimi anelli della catena o contro chi prende milioni per gestire quesi traffici?“.
E il parlamentare ripete, beccandosi le lamentele degli altri ospiti: “Come Panzeri del Pd“.