“Per tutti i ragazzini e le ragazze che mi assomigliano guardando stasera, questo è un faro di speranza e possibilità. Questa è la prova che i sogni sognano in grande e i sogni diventano realtà. E signore, non permettete mai a nessuno di dirvi che avete superato il periodo migliore”. Michelle Yeoh ha ringraziato così ricevendo il suo l’Oscar come migliore attrice nel film Everything Everywhere All at Once (che ha conquistato bel sette statuette) e ha fatto la storia. L’attrice di origine malese, sposata con Jean Todt, è diventata la prima donna asiatica a vincere l’Oscar come migliore attrice domenica sera per la sua poliedrica interpretazione nel multiversale film che ha conquistato anche il titolo di miglior film.
La vittoria di Yeoh arriva quasi 90 anni dopo che Luise Rainer, un’attrice bianca, vinse nella stessa categoria per interpretato un abitante di un villaggio cinese in The Good Earth. Merle Oberon, che è stata nominata nel 1935 per The Dark Angel ma non ha vinto. Anche Oberon è asiatica, ma nessuno lo sapeva. Nata in India da padre inglese e madre cingalese, aveva sempre celato questo aspetto lavorando sul suo accento per renderlo neutro ed elegante e tentando di schiarirsi la pelle utilizzando delle creme a base di candeggina e mercurio. Ieri, come scrive l’Associated press, ha riconosciuto con gioia il momento storico davanti ai giornalisti in sala stampa.