È ormai sulla bocca di tutti. Il successo anomalo del farmaco a base di semaglutide, nato per curare il diabete di tipo 2, ma usato in modo improprio per dimagrire rapidamente, complice la pubblicità fatta da personaggi influenti come Elon Musk che ne ha vantato i poteri dimagranti a dir poco eclatanti. O del trend partito su TikTok che mostra star di Hollywood che affermano di averlo usato con successo, arrivando a perdere anche fino a 25 chili. Non per niente appaiono con quell’aspetto avvizzito tipico di chi sperimenta un forte dimagrimento repentino. È un fenomeno che in Italia ha destato preoccupazione e qualche indignazione. A partire dal presidente della Società italiana di diabetologia (Sid): “In Italia la distribuzione della semaglutide è gestita quasi interamente da precisi canali che non autorizzano un uso improprio del farmaco”, ha dichiarato a Ilfattoquotidiano.it il professor Angelo Avogaro, Ordinario di Endocrinologia e Metabolismo e Direttore dell’Unità Operativa Complesse di Malattie del Metabolismo dell’ Azienda Ospedaliera di Padova. “La semaglutide è prescritta con una nota particolare, la ‘nota 100’, che lo specialista consegna al paziente per richiederlo in farmacia che lo distribuisce per conto della struttura ospedaliera che lo ha prescritto. Questo consente una precisa tracciabilità del farmaco”, continua Avogaro.
Che ne pensa allora dell’utilizzo della semaglutide per dimagrire?
“È semplicemente una follia usare questo tipo di farmaco con l’intento di perdere peso senza agire sullo stile di vita. Questo è un punto cardinale importantissimo da cui non si può prescindere. L’altro aspetto di cui tenere conto è che stiamo parlando di un farmaco con un’azione potente che ha i suoi pro e contro che solo lo specialista può gestire”.
Che altro ancora dobbiamo considerare?
“L’obesità è una malattia che implica un percorso specifico nell’ambito di un rapporto medico paziente, nessuno può improvvisarsi a casa sua dietologo o diabetologo! Ma c’è un altro elemento molto grave da sottolineare”.
Ce lo dica.
“Utilizzare un farmaco in modo improprio è un’azione eticamente scorretta, perché lo si sta togliendo a chi ne ha realmente bisogno”.
Il farmaco in effetti risulta ormai difficile reperirlo in farmacia.
“L’azienda che produce la semaglutide, danese, è da cento anni nel campo della produzione di farmaci per il diabete e utilizza linee di produzione specifiche per ogni dosaggio. In questo momento c’è difficoltà di approvvigionamento del farmaco alla dose maggiore, quella di 1 mg, un fatto che penalizza in particolare i pazienti diabetici che presentano una grave obesità”.
Quando potrebbe essere di nuovo disponibile a quel dosaggio?
“L’azienda ha comunicato che il problema della distribuzione del farmaco dovrebbe essere risolto il prima possibile, forse entro l’estate”.