Televisione

Belve, Concita De Gregorio: “Porto una parrucca, ho avuto un cancro. Ora faccio terapia tutti i giorni”

di Giuseppe Candela

“Quando un giornale ha scritto che avevo fatto lo stesso taglio di capelli di Giorgia Meloni sono stata sul punto di chiamare il direttore, perché io avrei preferito avere i miei capelli, ma adesso porto una parrucca“, Concita De Gregorio racconta per la prima volta a “Belve” la sua malattia. “Ho avuto un anno impegnativo: ho avuto un cancro, mi sono operata ad agosto. Ora faccio terapia tutti i giorni, ora ne parlo al passato perché ho tolto tutto, ma non si può mai parlare completamente al passato. Diciamo però che siamo sulla buona strada”, ha raccontato la giornalista nel programma condotto da Francesca Fagnani in onda questa sera, martedì 14 marzo, in prima serata su Rai2.

Direttrice di “The Hollywood Reporter Roma“, volto di punta di La7 dove conduce “In Onda” con alle spalle una lunga carriera. “Volevo evitare che tutti si rivolgessero a me con aria dolente chiedendomi come stai, perché quello è solo un pezzo della tua vita, non è tutta la tua vita“, ha aggiunto De Gregorio spiegando le ragioni del suo silenzio. “Il momento più brutto – ha continuato la giornalista – è stato capire come dirlo al più piccolo dei miei figli che vive in Australia. Io volevo farlo di persona, ma a quel tempo facevo una terapia molto fitta. Ho convinto i medici che mi avrebbe fatto meglio vedere mio figlio che fare la terapia senza vederlo”.

Nel corso dell’intervista con Francesca Fagnani ha svelato di essersi trovata a dover risarcire i danni per articoli firmati dai suoi giornalisti e giudicati diffamatori dalla magistratura: “Ho pagato moltissimo, sto ancora finendo. Ho sborsato, di tasca mia con il mio lavoro in questi dieci anni, più di due milioni di euro”.

Tornando poi sul diverbio con Alessandro Sallusti, direttore di “Libero“, che l’aveva chiamata per nome e non per cognome come faceva con gli altri colleghi, la padrona di casa ha fatto notare che la sua rubrica su un quotidiano si chiama “Invece Concita”: “E’ una questione di contesto e di consenso: io con i miei lettori stabilisco un rapporto confidenziale e dispongo del mio nome, perché voglio farlo. Però se non ti do il permesso di chiamarmi per nome… È un metodo con le donne usano soltanto il nome e mai il cognome. Questa falsa confidenza ha un sotto testo, il non detto è derubricarti a una persona intima e non conferirti autorevolezza”. Ospiti della quarta puntata di “Belve” in onda questa sera anche Gabriel Garko e Heather Parisi.

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