Il giornalista del Fatto racconta il Signor G. a teatro da ormai 12 anni: un atto d'amore che trova piena sublimazione in questo volume edito da Paper First
Continua a mietere successi “E pensare che c’era Giorgio Gaber”, il libro del giornalista del Fatto Andrea Scanzi (edito da PaperFirst) che celebra e racconta appassionatamente l’artista scomparso nel 2003.
Dopo essersi aggiudicato il terzo posto nella sezione Saggistica del Premio Murazzi 2023, adesso è il turno del Premio Internazionale Letterario ed Artistico Giglio Blu di Firenze 2023, giunto alla sua V edizione: il volume di Scanzi ha conquistato il primo posto ex-aequo nella Sezione Saggistica Edita.
A vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, grazie al suo libro, Andrea Scanzi ci permette di ricordare “il maestro” attraverso una corposa raccolta di pensieri, aneddoti e ricordi di intellettuali e artisti famosi che hanno conosciuto personalmente l’artista e l’uomo Gaber: tra questi spiccano le voci di Ivano Fossati, Cesare Cremonini, Roberto Vecchioni, Paolo Rossi, e molti altri. Ognuno ha raccontato il suo Gaber, ognuno lo ha fatto con entusiasmo. Nel libro, oltre al racconto della carriera di Gaber, anche qualche consiglio su come avvicinarsi al corpus artistico creato in sodalizio con Sandro Luporini: i due hanno portato in Italia il Teatro Canzone e firmato capolavori indimenticabili, basti pensare a Chiedo scusa se parlo di Maria, Buttare lì qualcosa, Quando è moda è moda, L’illogica allegria, Io se fossi Dio, Qualcuno era comunista. Andrea Scanzi racconta Giorgio Gaber a teatro da ormai 12 anni, in un continuo atto d’amore che trova piena sublimazione in questo libro, che il giornalista aveva nel cassetto da diverso tempo.
Gli altri vincitori del Premio Giglio Blu di Firenze 2023 sono “De Nomine.Liber Primus” di Eva Maria Angela Ryborz (primo posto ex-aequo), “Dante e il romanzo della Divina Commedia. Purgatorio” di Salvatore La Moglie (secondo posto), “Il successo” e “La teoria delle lucertole” di Martin Palmadessa (terzo posto).