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Francesca Fantuzzi: “Mi hanno augurato di abortire. Nascondo il volto di mio figlio sui social perché ho paura. Denunceremo”

Chissà se nascerà… A volte non succede“. Tra le peggiori parole che una donna incinta possa sentire, senza dubbio, ci sono queste. Qualcuno le ha scritte a Francesca Fantuzzi, moglie del calciatore del Sassuolo Domenico Berardi, sui social. Dopo il gol del marito contro la Roma, il profilo social di Fantuzzi è stato preso d’assalto. E capita spesso, tanto che lei si era già rivolta agli avvocati per un caso analogo. All’hater ha risposto: “Complimenti! Sei pure un padre! Ma la vogliamo smettere?”. E Fantuzzi ha parlato al Corriere della Sera di quanto accade e di quanto è tutto sia spaventoso: “Da mamma, da moglie, da donna, semplicemente da essere umano dico: ho paura. Il nostro club inteso come proprietà, dirigenza e compagni, ci è stato e ci è accanto. Ma anche giocatori di altre squadre con le loro famiglie ci hanno manifestato sostegno e ci siamo confrontati su quello che purtroppo è un male comune”. Come si sente? “Arrabbiata, senza dubbio. La cosa che mi fa più rabbia è che chi denuncia viene accusato di esagerare: ‘Eh che sarà mai…’. Mi fa arrabbiare che certi insulti o minacce possano essere ricevuti senza problemi anche da ragazzi normalissimi, nel senso di non conosciuti. E mi dispiace che non si stia facendo niente, o si stia facendo poco, per tutelare i giovani. Vedo un mondo grigio: fino a quando i social permetteranno di creare dei profili falsi ognuno si sente libero e sereno di fare qualsiasi cosa, senza metterci la faccia. E spesso queste denunce finiscono nell’anonimato. Denunce che noi faremo, però. Se ne parla, ma non ci si è mossi davvero in maniera concreta e definitiva. Continuerò a fare questa battaglia per dire basta, non è normale. Ci sono davvero dei massacri, si è perso un po’ il senso”. Poi, ancora, la paura, perché la violenza nei commenti è a livello di guardia: “A Domenico augurano di finire su una sedia a rotelle, a me dicono di stare attenta perché sanno dove esco, con chi, a che ora. Saranno anche solo minacce, ma chi me lo garantisce”. E la decisione di non mostrare mai il volto di suo figlio Nicolò: “Un peccato. Lui è buffo, davvero divertente. A volte mi piacerebbe mostrarlo, ma con quale coraggio? Mi scrivono che gli vorrebbero fare del male, come posso escludere che un giorno, riconoscendolo, qualcuno gli tiri dell’acido in faccia? La mia non è una scelta voluta, è obbligata. Non posso condividere una cosa così bella ma anche così poco protetta”.