Dopo 50 anni il celebre, e invisibile film, di un talento sfuggente, puntiglioso e autolesionista come Jean Eustache potrà essere visto per qualche giorno su grande schermo e non più solo sugli splendidi vhs
Toh! C’è La Mamain e la putain in sala. Dopo 50 anni il celebre, e invisibile film, di un talento sfuggente, puntiglioso e autolesionista come Jean Eustache potrà essere visto per qualche giorno su grande schermo e non più solo sugli splendidi vhs. Sarà una questione di multiverso, visto che lo distribuisce I wonder che ha fatto la stessa cosa con il trionfatore degli Oscar 2023 Everything everywhere all at once, ma il fatto che Eustache risbuchi dopo 50 anni – il film è del 1973 – riguarda anche la possibilità di capire volontariamente cosa si potesse girare all’epoca in forma semisperimentale.
La Mamain et la putain è il cult per antonomasia dei nouvelle vaguisti incalliti, ma anche esempio di una certa laica disinvoltura politico espressiva (nel film si tratta anche l’aborto e si parla con riferimenti sessuali espliciti) anche se tutto, esteticamente, rimane sui binari di un bianco e nero abbacinante, un suono in presa diretta invadente, e il ripetersi di una dialogheria trattenuta e insistita su amore e passione, campo e controcampo, tra i tavolini di un bistrot, su splendidi improvvisi marciapiedi sgombri di folla. “Rispecchia la vita che conducevo al tempo delle riprese e, a tratti, combaciava con essa in maniera tragica”, spiegò Eustache. Sull’eccezionale durata di oltre tre ore e mezza disse: “Ovviamente, su quasi quattro ore di film è possibile distinguere i momenti drammatici da quelli in cui non accade nulla, i quali sono più simili alla vita reale. Però direi che quattro ore sono la durata minima di un film e a ogni taglio che ho dovuto fare per ridurlo a tre ore e mezza ho sofferto molto. La potenza di quell’ambientazione chiusa è direttamente proporzionale alla durata del film”. Eustache morì suicida a 43 anni nel 1981. A Pessac, dove nacque, a sud ovest di Bourdeaux una sala cinematografica porta il suo nome.