Marco Agostino: l’esploratore - 2/5
Fidanzato con Martina Arduino, prima ballerina della Scala, Marco Agostino, 33 anni, è uno con la valigia sempre pronta. Si definisce un esploratore, non solo di nuovi linguaggi artistici ma anche di Paesi. “Viaggio molto anche al di fuori delle tournée”, spiega. Suo fratello vive Parigi con la compagna vietnamita e lui, quando va a trovarlo, si perde nei racconti di quella terra. “Mi affascinano le altre culture, scoprire altri modi di vivere e intendere la vita”. Dove andrebbe? “Nei paesi arabi, in Asia e in Africa, luoghi in cui i modi di pensare sono lontani dai nostri”. In Africa ci è già stato proprio con Martina.
“Siamo stati in Tanzania, nello Zanzibar, dove sono rimasto colpito dai contrasti. Alloggi in un villaggio bellissimo ma se metti un piede fuori scopri l’Africa vera – racconta – Abbiamo visto una cittadina dove l’acqua potabile usciva da una pompa solo per tre ore giorno: c’erano i bambini in fila. Quando sono tornato la mia prospettiva era cambiata. Sentivo il privilegio di vivere nel bello e nell’arte”.
Come si vede fra decenni? “Mi piacerebbe fare qualcosa di concreto, aiutare con la beneficenza e con il volontariato”. Ora però c’è la danza. Il suo personaggio preferito è Eugene, dell’Onegin di Cranko: “Ho dovuto cercare dentro di me quel personaggio, uno che ha tutto ma è annoiato da tutto. Un disilluso che solo quando si rende conto di aver perso ogni cosa capisce”. Per riuscire a comprenderlo Agostino ha letto il romanzo di Puškin. Ma per lui, abituato a leggere di tutto, dalla letteratura ai saggi ai libri di storia, è stato l’ennesima scoperta.