Botta e risposta tra Giorgia Meloni e Riccardo Magi di +Europa alla Camera sul tema degli ultimi naufragi avvenuti nel Mediterraneo. Mi colpisce che “per fini politici si finisca per mettere in discussione l’onore e l’operato di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvarne altre” e “si finisca per calunniare l’Italia intera che da sola affronta il dramma” dei migranti “spesso anche per conto delle altre nazioni, offrendo strumenti a chi vuole a scaricare tutto il peso del problema su di noi, invece di assumersi le proprie responsabilità”, ha detto la premier rispondendo al deputato che chiedeva conto dell’ultimo naufragio, quello avvenuto tra l’11 e il 12 marzo per il quale Alarm Phone ha accusato l’Italia di aver “ritardato i soccorsi”. Alle
“Proprio perché noi non abbiamo mai voluto calunniare i servitori dello Stato dobbiamo ricordare che a quelle latitudini molte volte gli uomini della Guardia Costiera e della marina militare italiana hanno effettuato salvataggi, allora il punto è proprio questo, cosa è cambiato? Quello che interessa a noi è questo, capire cosa è cambiato, non nella capacità operativa degli uomini servitori dello Stato, ma nell’indirizzo politico”, ha replicato Magi, sottolineando che quello che bisogna fare è “salvare vite”. “La domanda non è quella che lei, in un ribaltamento dei ruoli assurdo, pone a noi e ai giornalisti, chiedendoci se pensiamo davvero che le autorità italiane non abbiano voluto salvare la vita – ha spiegato – Ma la domanda è se è stato fatto di tutto e possiamo fare di meglio per salvare le vite”.