Mercoledì la guerriglia in pieno centro, con gli scontri tra gli ultras partenopei e quelli tedeschi, arrivati in città nonostante il divieto di trasferta: lanci di petardi, fumogeni, tavolini e sedie dei bar divelti, bottigliate e pietre, una volante della polizia e altre autovetture incendiate. Ma le tensioni intorno a Napoli-Eintracht Francoforte, match di ritorno degli ottavi di Champions League, erano già iniziate da almeno una settimana. Ecco tutte le tappe della vicenda.
8 marzo – La Prefettura di Napoli vieta la vendita in tutta la Germania dei biglietti per la gara, classificata “ad alto rischio” per la rivalità tra le due tifoserie e gli scontri della gara di andata (in quel caso la trasferta dei napoletani era stata autorizzata). Il dirigente dell’Eintracht Philipp Reschke parla di “totale distorsione della concorrenza“: “Non vediamo alcun motivo per rivalutare la situazione della sicurezza”, afferma. Gli ultras del Bayern Monaco, gemellati con quelli del club di Francoforte, espongono uno striscione eloquente nel corso della gara con il Paris Saint-Germain: “No to bans of fans, Piantedosi uomo di m…”.
10 marzo – L’Eintracht impugna il divieto al Tar della Campania chiedendo una sospensiva urgente del provvedimento: società e autorità, è il ragionamento dei legali, hanno avuto circa quattro mesi di tempo per organizzare una trasferta sicura per i tifosi.
11 marzo – Il Tar accoglie il ricorso: nel decreto si legge che la misura del prefetto è “non adeguatamente motivata” e “non proporzionata”, perchè esiste “la possibilità di contenere il paventato rischio con misure alternative e meno invasive“. Il “pericolo” per la sicurezza pubblica, si legge, “resta solo genericamente prospettato, ma di fatto, in assenza di ulteriori e concreti elementi predittivi, predicabile per tutti gli eventi sportivi del genere di quello che ne occupa e dunque non utilizzabile per la validazione di misure del genere di quella impugnata”.
12 marzo – Il prefetto interviene con un nuovo provvedimento, vietando la vendita dei ticket ai soli residenti nella città di Francoforte (e non più in tutto il Paese). Ma gli ultras dell’Eintracht annunciano: “Verremo a fare i padroni anche a Napoli”. Il resto è cronaca delle ultime ore.