Ecco i dettagli della vicenda riportata dalla stampa estera
È morto improvvisamente Danny Lemoi, influencer molto seguito su Telegram. I fatti riportati dal Mirror. Lemoi, 50 anni, proveniente dal Rhode Island (States), era noto ai più per diffondere sui social alcune folli e infondate teorie sui vaccini e sui tumori. Infatti, era un grande sostenitore dell’uso dell’ivermectina veterinaria, un farmaco usato principalmente per trattare le malattie parassitarie degli animali come i cavalli, diventato tra i No-Vax un popolare trattamento alternativo per il Covid. Importanti organizzazioni sanitarie, come la Food and Drug Administration, hanno denunciato questo pericoloso e inappropriato uso del farmaco. Stando a quanto riportato dalla testata britannica, Lemoi aveva iniziato ad assumerlo ogni giorno da circa 10 anni, ovvero da quando gli era stata diagnosticata la malattia di Lyme. Lo faceva con entusiasmo e convinzione, sostenendo che quella medicina lo aveva aiutato a rigenerare il muscolo cardiaco, decidendo quindi di interrompere qualsiasi altro trattamento. E come lui anche i follower, che pare la utilizzino come assurdo rimedio capace – a loro dire – di rimuovere i parassiti interni al corpo causa di ogni male. Non tutti, però, sembrano soddisfatti.
Alcuni si sono lamentati per gli effetti collaterali derivati dall’assunzione di ivermectina veterinaria, tra cui convulsioni, problemi polmonari e cardiaci. Potrebbe essere quest’ultima la causa del decesso di Lemoi? I suoi parenti hanno affermato che è morto per “cause naturali” e non hanno voluto rilasciare dichiarazioni a Vice, il sito che racconta anche di un altro strano consiglio che dava il 50enne morto lo scorso 3 marzo. Si tratta dell’uso di semi di albicocca per curare il cancro, raccomandandone un’assunzione copiosa, fino a 30 al giorno. Un’abitudine che può essere molto pericolosa. Alcuni membri del gruppo riferiscono di ingerirne anche 40 ogni giorno. Questo nonostante la scienza abbia attestato che il consumo di semi di albicocca in realtà non abbia alcun impatto sul cancro.
Eppure alcuni dei seguaci di Lemoi rimangono convinti che i semi li cureranno. Di recente, una delle persone che ha seguito i protocolli di dosaggio di Lemoi per l’ivermectina, solo per un paio di mesi, ha pubblicato i risultati dei suoi esami del sangue e ha scritto: “Le mie funzioni epatiche non sono buone, sono molto alte. È normale?”, ha chiesto, spiegando poi di non riuscire a dormire da 4 giorni. I membri del gruppo, invece di comprenderla e di consigliarle saggiamente di farsi seguire da un medico professionista, l’avrebbero esortata a continuare a prendere l’ivermectina. Una vicenda, purtroppo, non insolita. Pullulano, infatti, specialmente sui social, consigli e teorie sulla salute di vario tipo, spesso (anzi, quasi sempre) assolutamente non supportati da tesi scientifiche.