Il governo Meloni riorganizza il ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti. Nasce il dipartimento dell’Economia a cui vengono trasferite alcune funzioni sinora in capo al dipartimento del Tesoro, tra cui le partecipate e il patrimonio pubblico. È quanto previsto in una bozza del Dpcm sul tavolo del consiglio dei ministri. Il nuovo dipartimento sarà guidato da un direttore ed articolato tre uffici di livello dirigenziale generale: Interventi finanziari in economia, Partecipazioni societarie e tutela attivi strategici e Valorizzazione del patrimonio pubblico. In parallelo il Servizio centrale per il Pnrr guidato da Carmine Di Nuzzo – ora parte del dipartimento Ragioneria generale dello Stato – cambia nome e diventa Ispettorato generale per il Pnrr. La mossa arriva dopo che, a gennaio, il governo ha sostituito il direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera con Riccardo Barbieri Hermitee. Per il nuovo dipartimento è invece circolato il nome di Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways, ma negli ultimi giorni sono usciti altri nomi: quelli del commissario Consob Paolo Ciocca e dell’ex vicepresidente di Intesa Sanpaolo Marcello Sala.

Al dipartimento vengono trasferite le funzioni relative a “interventi finanziari nei diversi settori dell’economia, delle infrastrutture e del sostegno sociale, nonché a favore di organi, società ed enti pubblici; monitoraggio della riforma delle società a partecipazione pubblica; sostegno all’esportazione; valutazione degli impatti degli interventi finanziari e politiche tariffarie e concessorie; garanzie pubbliche; monetazione, carte valori, prevenzione delle frodi e della falsificazione; valorizzazione dell’attivo e del patrimonio pubblico; censimento e analisi delle componenti dell’attivo delle pubbliche amministrazioni; programmi di dismissione dell’attivo immobiliare pubblico; nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni normative vigenti e, in particolare, dal decreto legislativo 19 agosto 2016,n. 175: gestione delle partecipazioni societarie dello Stato; esercizio dei diritti del socio; valorizzazione delle partecipazioni societarie dello Stato, anche tramite operazioni di privatizzazione e dismissione, e relativa attività istruttoria e preparatoria”.

L’ispettorato per il Pnrr si occuperà di rendicontare, monitorare i progetti e le spese delle amministrazioni locali e di discutere con la Commissione europea della ricezione dei fondi. Sarà inoltre di “supporto per l’esercizio delle funzioni e delle attività attribuite all’Autorità politica delegata in materia di Pnrr”. La gestione dei rapporti politici con la Commissione e la valutazione di eventuali azioni correttive nei confronti delle amministrazioni è passata, in base all’ultimo decreto Pnrr, al dipartimento guidato da Raffaele Fitto.

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