“Esistono molti antidepressivi, ognuno con profili differenti. I farmaci tradizionali risalgono quasi tutti agli anni ‘90; si rivelano efficaci nel 60-70% dei casi. Se non funziona uno si prova con un altro ed è possibile potenziare l’azione con medicinali diversi. Complessivamente, gli esiti sono superiori all’80-90%”, spiega il prof. Pietro Balestrieri, direttore della Clinica Psichiatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, co-presidente della Società italiana di neuro-psico-farmacologia (SINPF). Sono chiaramente i casi più gravi a non rispondere alle terapie attuali e a richiedere dunque un altro approccio. “Sono necessari farmaci con azioni differenti. Sta quindi emergendo l’utilizzo di sostanze con meccanismi e azioni diversi. I farmaci precedenti erano sperimentati sulla depressione, gli ultimi sono frutto di osservazioni sugli effetti di sostanze già esistenti e che ora cominciano a essere testate, dimostrando la loro efficacia”.
Salute
Vecchia generazione - 2/5
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- 19:43 - **Andreatta: 'era superiore', da Prodi a Letta un ricordo tra amarcod e nostalgie Ulivo**
Roma, 19 nov (Adnkronos) - "Ha dato legnate di logicità a tutti non perché voleva fare il superiore, ma perché lo era. E questo non gli è stato perdonato". Romano Prodi ha sfogliato l'album dei ricordi personali per Beniamino Andreatta, in occasione della presentazione a palazzo san Macuto della rivista unica dell'Arel 'Ricordi, analisi, documenti inediti a 25 anni dal suo silenzio' cui hanno preso parte Enrico Letta, Pier Ferdinando Casini e Walter Veltroni tra gli altri.
"Bisognerebbe fargli un monumento", ha spiegato Letta, che dell'Arel oggi è presidente, parlando della "visione incredibilmente avanzata e globale" di Andreatta. "Una grande personalità e un politico che ha servito l’Italia e non se ne è mai servito", per Pier Ferdinando Casini. Tra ricordi e amarcord ("Letta ci ha chiesto di raccontare un aneddoto", ha ammesso Veltroni), tanto spazio hanno avuto i tempi dell'Ulivo di cui Andreatta è stato fondatore. "Aveva pensiero, competenza, moralità e grande coerenza politica", ha sottolineato Veltroni che del governo di quel tempo, guidato da Prodi, di cui faceva parte Andreatta era vice premier e ministro della Cultura: "Ero affascinato dal fatto che il presidente del Consiglio desse del lei al ministro della Difesa, l'unico. Quel governo, con Prodi, Ciampi, Andreatta, Napolitano, Maccanico, Flick era per la sua qualità e composizione uno dei migliori della Repubblica e se avesse avuto la possibilità di continuare, il corso dell’Italia sarebbe cambiato in meglio".
La parte del leone l'ha fatta Prodi, che ha conosciuto Andreatta come suo assistente universitario quando era giovane studente. "Non tollerava i cialtroni, quelli che superficialmente affrontano un argomento. Da ministro della Difesa era totalmente d'accordo sulla mia proposta di abolire la leva obbligatoria per sostituirla con un servizio civile obbligatorio ma, diceva, non siamo pronti per i troppi cialtroni che lo svilirebbero. Si poneva il problema di come un progetto politico viene tradotto nella realtà", ha detto l'ex premier.
(Adnkronos) - Prodi ha ricordato i giorni dello scandalo del Banco Ambrosiano: "E' stato drammatico, una situazione di malaffare, tensioni e problemi che lui ha affrontato senza nessun paracadute, senza compromessi. E per 10 anni non gli hanno permesso di fare il ministro".
Prodi ha raccontato un retroscena, della sua unica "divergenza" con Andreatta: "Era profondamente contrario" alla presidenza della Commissione europea, "diceva che c’era bisogno di continuare e riprendere un disegno italiano. Capiva che la fragilità del Paese ci portava indietro, nonostante fosse così filo europeo e fossimo così legati. C'è stata una controversia personale data da una visione pessimistica sul Paese".
Le conclusioni dell'ex premier: "Oggi servirebbe la sua capacità anticipatrice, di risposta ai problemi, per esempio su come l'Europa possa uscire da questa impasse. Ci sarebbe bisogno di decisioni forti e illuminate sul ruolo di amicizia tra l'Italia e gli Stati Uniti, con una identità che si sta perdendo. Su tutto queste cose, pensare cosa direbbe Andreatta oggi non è facile ma sarebbe utile".
- 19:18 - Andreatta: Prodi, 'con lui una sola controversia, era contrario a mia presidenza Commissione Ue'
Roma, 19 dic (Adnkronos) - Con Beniamino Andreatta, in tanti anni, c'è stata solo "una divergenza, sulla strategia quando stavo per accettare la presidenza della Commissione europea". Lo ha raccontano Romano Prodi alla presentazione del volume su Andreatta.
"Era profondamente contrario, diceva che c’era bisogno di continuare e riprendere un disegno italiano. Capiva che la fragilità del Paese ci portava indietro, nonostante fosse così filo europeo e fossimo così legati -ha spiegato Prodi-. C'è stata una controversia personale data da una una visione pessimistica sul Paese".
- 17:46 - A2a: entro aprile 2026 nuovi bond per 1,65 miliardi di euro
Milano, 19 dic. (Adnkronos) - Entro il 30 aprile 2026, A2a emetterà uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili fino a 1,65 miliardi di euro. La decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione del Gruppo riunitosi oggi. I due programmi Emtn di A2a hanno un importo complessivo di 7 miliardi di euro.
Le emissioni di prestiti obbligazionari saranno destinate a finanziare gli investimenti del Gruppo e a mantenere idonei i livelli di liquidità, comunica la società in una nota.
- 17:15 - Scannapieco: (Cdp): "Istituto consolida il suo ruolo chiave nello sviluppo del Paese"
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - ''Cassa depositi e prestiti presenta i pilastri fondamentali e le priorità strategiche che guideranno le sue azioni nel periodo 2025-2027, consolidando il suo ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale del Paese''.
Lo afferma l'amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco, in occasione della presentazione del piano strategico. ''Tra i cinque pilastri strategici, Cdp punta al rafforzamento dei finanziamenti per imprese e infrastrutture, al potenziamento dei servizi di consulenza per la pubblica amministrazione, al lancio di nuovi programmi di investimento settoriale, all'ampliamento degli investimenti per la rigenerazione urbana e il turismo e al miglioramento delle relazioni internazionali'', sottolinea l'ad.
''Le priorità strategiche si articolano su quattro assi principali: competitività, per facilitare l'accesso alla finanza e promuovere l'innovazione; coesione, con particolare attenzione al Mezzogiorno; sicurezza economica e resilienza; e la transizione, volta a supportare la sostenibilità ambientale e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Un approccio integrato e mirato, che ambisce a garantire crescita, efficienza e sostenibilità per il futuro del sistema Paese'', conclude Scannapieco.
- 17:11 - Piano strategico Cdp: risorse impegnate in crescita a 81 miliardi, attiveranno 170 miliardi di investimenti
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - Competitività del Paese, coesione sociale e territoriale, sicurezza economica e ‘Just Transition’ sono le quattro priorità che guideranno l’attività di CDP nei prossimi anni. Nel triennio 2025-2027 CDP si pone l’obiettivo di impegnare risorse per 81 miliardi che, grazie all’attrazione di capitali di terzi, potranno sostenere investimenti del valore complessivo di circa 170 miliardi
L’azione del Gruppo si muoverà lungo cinque pilastri, con un’evoluzione del modello operativo che vede la creazione di Hub macroregionali, volta ad accrescere la vicinanza al territorio e consolidare il ruolo di CDP quale banca promozionale per lo sviluppo sostenibile
Nel nuovo Piano sono previsti tra l’altro interventi in settori strategici e a favore della ricerca e della crescita delle imprese, in particolare quelle operanti nelle aree del Paese meno avvantaggiate, il lancio del ‘Service Housing’ a favore dei lavoratori del settore privato e dei servizi pubblici essenziali e l’ampliamento delle attività di cooperazione internazionale con un rafforzato focus sull’Africa.
Nel dettaglio, oltre 70 miliardi di euro saranno destinati alle attività di Business: di questi circa 9 miliardi a sostegno dello sviluppo infrastrutturale del Paese e circa 11 miliardi a beneficio della pubblica amministrazione, attraverso attività di finanziamento e gestione di risorse pubbliche. Per quanto riguarda le imprese, l’obiettivo è fissato a 52 miliardi di volumi, potendo far leva, a partire da questo Piano, sulle sinergie con Simest, la società del gruppo Cdp che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo.
Nel settore dell’equity si prevede un programma di investimenti di circa 4 miliardi per sostenere le imprese in portafoglio e realizzare nuove operazioni in aziende strategiche e fondi. Sul fronte real asset sarà impegnato circa 1 miliardo nella riqualificazione degli asset in portafoglio anche per interventi di rigenerazione urbana, nel sostegno al settore turistico e, in collaborazione con le Fondazioni bancarie, per l'ampliamento dell’offerta sul fronte dell’abitare sociale, con il debutto nel nuovo segmento del ‘service housing’ a favore dei lavoratori del settore privato e dei servizi pubblici essenziali.
Sul fronte della cooperazione internazionale, attraverso l’impiego di circa 5 miliardi di euro di risorse in stretta collaborazione con il Sistema italiano della cooperazione, verrà rafforzata ulteriormente l’attività di finanziamento e di assistenza tecnica, con focus soprattutto sull’Africa e in linea con gli impegni assunti dal Paese, grazie anche alla piena attivazione di fonti e strumenti disponibili. Tutto ciò si tradurrà, anche grazie a un maggior contributo delle attività di Advisory, in investimenti sostenuti nel prossimo triennio per circa 170 miliardi di euro.
- 17:08 - Scannapieco (Cdp): "Nuovo piano strategico pone solide basi per ruolo cruciale sostegno crescita paese"
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - “Con il nuovo piano strategico ‘Oggi, per l’Italia del futuro’, Cassa depositi e prestiti pone solide basi per svolgere un ruolo cruciale come piattaforma di finanza e competenze a sostegno della crescita del Paese''.
Lo dichiara l’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco, in occasione della presentazione del piano strategico 2025-2027. ''Negli ultimi tre anni il gruppo ha affrontato una profonda trasformazione grazie alla quale ha saputo evolversi mettendo al centro i valori di sostenibilità, diversità e inclusione'', aggiunge l'ad. ''Oggi, in uno scenario decisamente cambiato, la nostra azione si amplierà a nuove aree di intervento con ulteriori strumenti e iniziative in grado di rispondere alle prossime sfide che dovranno affrontare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni centrali e locali”.
''Il nuovo Piano strategico dovrà favorire la crescita delle imprese che innovano. La coesione è sviluppare il territorio con un'attenzione al Mezzogiorno. La sicurezza è fondamentale così come la transazione energetica. Infine dobbiamo rendere più resilienti i nostri territori''.
''Vogliamo estendere gli strumenti per la crescita dimensionale delle imprese. Servono imprese più grandi e in grado di fare innovazione. Noi finanziamo chi vuole fare operazioni di crescita ed innovazione anche al Sud. Questo Piano insieme a Simest qualifica lo sviluppo all'estero. Sulle infrastrutture vogliamo essere più proattivi e fare da capofila. Quindi più attivi sulle infrastrutture. Nella Pa gestiremo gli strumenti finanziari per gli attori pubblici. Noi possiamo rendere più veloce l'impegno delle risorse''.
''C'è una forte domanda di case per studenti, anziani che vivono da soli- ha sottolineato Scannapieco -: C'è una forte richiesta per giovani coppie o chi deve spostarsi per lavoro. Il 75% del patrimonio è datato e va adeguato. Lanceremo iniziativa per lavoratori del servizio privato e pubblico. Investiremo di più nel social housingn, così comenella rigenerazione urbana e investiremo nella riqualificare del settore alberghiero''.
''Cassa è un centro di proposte per io sviluppo sostenibile - ha puntualizzato - più vicino alle imprese e alla Pa, saremo più presenti sui territori. Siamo un centro di competenze''.
- 16:58 - Giubileo: Mantovano, 'in campo risorse per 2,3 mld, ultima riunione prima di Porta Santa'
Roma, 19 dic. (Adnkronos) - Si è aperta a Palazzo Chigi, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, la riunione congiunta del Tavolo istituzionale e della Cabina di coordinamento del Giubileo della Chiesa cattolica 2025. Il sottosegretario Mantovano ha aperto la riunione spiegando che “si tratta dell’ultimo incontro che teniamo prima dell’apertura della Porta Santa, ma non ultimo in assoluto. Desidero innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al Tavolo per il contributo offerto, a cominciare dal sindaco di Roma e commissario straordinario di governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri, il pro-prefetto per l'Evangelizzazione monsignor Rino Fisichella, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, la Santa Sede oggi qui rappresentata non solo da mons. Rino Fisichella ma anche dal cardinale Baldo Reina, i ministeri, i parlamentari, le tante strutture che non sto qui a elencare. Le risorse messe in campo ammontano a ben 2.329.800.000 euro, tra fondi per investimenti e per spesa corrente. Ma importante è soprattutto lo spirito che ha ispirato il Tavolo", osserva Mantovano.
"Abbiamo seguito un metodo che conferma come, quando le amministrazioni si siedono assieme per risolvere i problemi, a prescindere dalle diverse appartenenze ed evitando il rimpallo di competenze, i problemi si possono risolvere. Possiamo dire che tra i primi effetti del Giubileo c’è stato questo, che non è un miracolo ma una cosa che è possibile ottenere, basta volerlo. Sarebbe bello che questo metodo diventasse ordinario”, conclude il sottosegretario.