Il cantante all'Adnkronos commenta quando accaduto prima e dopo la partita di Champions League
“Noi tifosi napoletani che c’entriamo? Loro vengono a casa mia a scassare la mia città e io devo pagare? È’ normale che i napoletani abbiano reagito”. Il cantautore Nino D’Angelo è durissimo nel commentare quando accaduto a Napoli prima e dopo la partita di Champions League vinta dai padroni di casa contro l’Eintracht Francoforte. Nel pomeriggio di mercoledì gli ultras tedeschi hanno trasformato le vie del centro nel teatro di una guerriglia, con lanci di petardi, fumogeni, bottiglie e pietre, tavolini e sedie dei bar divelti. E negli scontri tra piazza del Gesù e le vie limitrofe sono anche state incendiate una volante della polizia e altre autovetture. “Questi sono venuti in Italia a rompere il ca… e ora sono loro che devono pagare tutti i danni! Non ci bastano le scuse della Germania”, dice D’Angelo all’Adnkronos.
“Da tifoso dico che quello che è avvenuto non c’azzecca niente con il calcio. Che sono venuti a fare i tifosi dell’Eintracht Francoforte se sapevano di non poter entrare allo stadio?”, si chiede il cantante napoletano. Che poi aggiunge: “Se lo avessimo fatto noi a Francoforte saremmo finiti su tutte le prime pagine dei giornali del mondo. Questi non dovevano partire, se volete venire a protestare perché non vi fanno entrare allo stadio fatelo, ma senza spaccare le vetrine. Quello che è accaduto è un fatto molto grave”.
D’Angelo ammette però che “la colpa è anche nostra. Sapevamo che dovevano venire e dovevamo farci trovare pronti – dice – Possibile che non sapevamo che dovevano arrivare questi qua? Certo se arrivano migliaia di tifosi da Francoforte non è facile arginarli”. “Hanno voluto fare i padroni a casa nostra – attacca ancora D’Angelo – è inaccettabile ed è un precedente molto pericoloso perché da ora in poi bisognerà stare attenti a tutte le partite. Una volta erano solo parolacce e striscioni, ora siamo arrivati alla distruzione di una città”, conclude il cantante.