L’organo di governo di Transparency International Russia ha dichiarato di aver avviato il processo di liquidazione del Centro Autonomo di Organizzazioni Non Profit TI-R fondato nel dicembre del 1999. La decisione del Consiglio di Amministrazione arriva dopo che il 6 marzo 2023 l’ufficio del Procuratore Generale della Federazione Russa ha indicato il movimento Transparency International come organizzazione “indesiderata”.
Nel comunicato stampa disponibile sul sito di Transparency International Russia si legge: “Dal maggio 2000 il Centro Autonomo di Organizzazione Non Profit Ti-R è un’entità separata registrata in conformità con la legge russa. E’ un organizzazione nazionale separata, quindi per legge non è mai stata e non può essere dichiarata indesiderata“.
La procura ha accusato Transparency International di “interferire negli affari interni della Russia”. Un’accusa che l’organizzazione ritiene “improvvisa, ingiustificata, immotivata e offensiva” e che rende di fatto impossibile il lavoro di TI-R. Il team di Transparency International Russia, si legge sempre nel comunicato stampa, continuerà ad avere come missione e come obiettivo strategico “la lotta alla corruzione in tutte le sue forme e la riduzione della tolleranza alla corruzione in Russia”, in “qualsiasi forma in cui continueremo sicuramente il nostro lavoro.” E ancora: “Riteniamo che la cooperazione internazionale, regionale e transnazionale per promuovere la lotta alla corruzione, l’integrità e l’impegno civile prevarrà inevitabilmente sull’isolamento e su qualsiasi forma di violazione dei diritti umani”.
Transparency International Russia (TI-R) è un organizzazione autonoma senza scopo di lucro che fa parte di Transparency International, movimento internazionale fondato nel 1993 che riunisce più di 100 organizzazioni indipendenti in tutto il mondo. L’obiettivo di TI è il contrasto alla corruzione e la diffusione dei principi di trasparenza, responsabilità, integrità ed onestà.