E’ di queste ultime ore la notizia che ai confini della Russia la folle corsa verso il conflitto nucleare accelera la sua escalation con un caccia russo che ha abbattuto un drone americano. Se non fosse che i cittadini sono ormai travolti dall’ondata della rassegnazione post-pandemica e dal disinteresse verso tutto quello esula la sfera dell’interesse privato, ci sarebbe da tremare di paura e scendere in piazza a reclamare con voce altissima la cessazione della politica dell’invio di armi per foraggiare il conflitto.

Invece continua l’estenuante opera di manipolazione mediatica finalizzata a rassicurare che in fondo qualche missile viene lanciato con eccesso di zelo nei dintorni delle centrali nucleari, le esercitazioni sui confini mettono di fronte eserciti sempre più agguerriti e micidiali e qualche incidente rientra nell’ordinaria amministrazione – ma che la ferma intenzione delle grandi potenze è di evitare lo scontro nucleare.

In questo scenario da apocalisse prossima ventura, le élite del centrosinistra sembrano continuare a vivere nel loro mondo parallelo. L’elezione di Elly Schlein è stata accolta con grande entusiasmo e in molti si attendono che la nuova segretaria del Partito democratico metter fine alla deriva etica e culturale del centrosinistra nazionale. Bisognerà attendere ancora qualche tempo per arrivare a un giudizio definitivo su quanto rivoluzionaria sia stata la sua elezione, oppure se si tratta dell’ennesimo episodio di trasformismo della politica italiana. Al momento quello che certamente si può dire è che la campagna mediatica che descrive la neo segretaria come una novella AOC (Alexandria Ocasio-Cortez) si contorce per l’ennesima volta in un volo pindarico con ali di cera.

L’enorme sfida che si gioca oggi in Ucraina tra potenze dominanti è il problema prioritario rispetto al quale si dovrebbero misurare le intenzioni, la lungimiranza e l’onestà dei leader politici nazionali. Della Giorgia Meloni che nel 2014 chiedeva con voce ferma la revoca delle sanzioni alla Russia dopo l’invasione della Crimea e che oggi continua a mandare armi per continuare a oltranza la guerra non occorre spendere troppe parole. La destra sta sempre dalla parte del padrone e è abituata a genuflettersi ai poteri forti. La nuova leader del Partito democratico, almeno in teoria, qualche domanda in più di fronte alla distruzione di una nazione, alle centinaia di migliaia di morti e alla crisi economica che sta investendo l’Europa forse dovrebbe farla. Per esempio potrebbe chiedersi e chiedere come mai, dopo oltre un anno di invio di una mole di armi ipertecnologiche per foraggiare un conflitto territoriale mai vista prima nella storia dell’umanità, non c’è un orizzonte di trattativa né di tregua. Oppure potrebbe chiedere spiegazioni ai vecchi leader del suo partito, che avevano pronosticato il crollo della Russia sotto le prime ondate di sanzioni, come mai tutto questo non è ancora accaduto e la crisi sta esplodendo invece in Europa.

Ci sono anche molti altri interrogativi a cui Elly Schlein dovrebbe provare a rispondere. Per esempio: come si fa a dichiararsi a favore del sistema sanitario nazionale, se le risorse mancanti per tenerlo in piedi sono spese per acquistare armamenti. Oppure: che senso ha parlare di salario minimo, se non si ha una minima capacità di comprendere le conseguenze del terremoto geopolitico ucraino sulle economie del vecchio continente. Di fronte a tutto questo, l’unica posizione espressa dalla giovane segretaria è che i fucili non servono a risolvere le guerre, ma al momento l’unica strada è continuare a inviare gli armamenti.

La risposta all’insostenibile leggerezza di Elly Schlein la si ritrova probabilmente andando a vedere chi sono attualmente i suoi sponsor più accesi. I giornali dei padroni delle ferriere in prima linea nel sostenere lo sforzo bellico e fare affari, dopo avere avvisato gentilmente che di certi temi è bene non parlare, sono i primi a dipingere la pasionaria democratica come la grande promessa della politica italiana. Nelle copertine sui media i ritratti sono stilizzati, rassicuranti, plastificati: segno sicuro che i giornalisti sono stati istruiti sul messaggio da inviare al popolo massa.

E’ la sinistra dei diritti all’utero in affitto che si riproduce per l’ennesima volta e all’ennesima potenza. Benefici e soddisfazioni per i ricchi, e per i poveri al massimo i quattrini per avere prestato la pancia per la gestazione di figli da vendere sul mercato. Michael Sandel, il grande filosofo comunitarista americano, avrebbe scritto che bisogna stare attenti a mettere tutto in vendita. Ma è in fondo per i soldi che si fanno le guerre, e conviene tenersi alla larga dal toccare gli interessi dei padroni, se si vuole restare per un po’ di tempo segretar* del Pd. Alla fine, in Italia è solo a essere leggeri che si può essere felici.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Mattarella: “Contro la guerra scatenata dalla Russia serve forza unitaria. La Costituzione ci guida nella pace”

next
Articolo Successivo

Nella foto delle opposizioni vedo un partitone ‘finto progressista’: ma è un falso storico

next