“Fissare un salario minimo rischia di portare al ribasso, quindi non di portare verso l’alto”. Questa la teoria di Italo Bocchino, ospite di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi. Rispondendo al conduttore che gli domandava perché il salario minimo favorirebbe le multinazionali invece del singolo lavoratore, come sostenuto da Giorgia Meloni nel suo discorso alla Cgil, il direttore del Secolo d’Italia ha spiegato: “Intanto è sbagliato proprio l’approccio, anche semantico, di dire il salario minimo. Noi dobbiamo puntare al salario giusto, al salario massimo. Quei casi che hai citato (i contratti dei portieri a 4 euro l’ora per esempio, ndr) vanno regolati con la contrattazione collettiva. Non è possibile che ci sia un contratto collettivo che dia 4 euro lordi all’ora, firmato peraltro dai sindacati. Quella è una cosa che non è giusta. Ma quando multinazionali come Amazon arrivano sul mercato e tu gli dai una soglia, nei nuovi contratti quella soglia pian piano probabilmente porterà ad abbassare il salario rispetto a quello che invece si può portare via come risultato in una contrattazione collettiva. Quindi noi dobbiamo puntare semanticamente al salario giusto, al salario massimo. Fissare per legge il salario minimo non cambierebbe granché, perché per alcuni lavoratori porterebbe ovviamente un aumento, ma porterebbe un abbassamento nei nuovi contratti di lavoro ad altre categorie di lavoratori”, ha concluso l’ex deputato.
‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.