Discussione accesa a Mezz’ora in più su RaiTre tra la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, e la conduttrice Lucia Annunziata terminata con una parolaccia sfuggita alla presentatrice. Il tema è quello dei figli di coppie omogenitoriali che non possono più essere trascritti. La ministra resta ferma sulle sue posizioni, sottolineando che nessun diritto dei bambini è negato, e porta il discorso sulla questione della maternità surrogata “che è il vero cuore del problema”. La conduttrice cerca più volte di riportarla sull’attualità e sull’impossibilità anche per i bambini già nati di essere riconosciuti. Fino a che, non ricevendo risposte, sbotta: “Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi ca**o…”.
Tutto parte dalla ripetuta richiesta di spiegazioni da parte della conduttrice su quanto avvenuto in Senato: in commissione Politiche europee è stata infatti bocciata la proposta di regolamento europeo che prevedrebbe la creazione di un certificato europeo di filiazione grazie al quale i bimbi nati da famiglie omogenitoriali in qualsiasi Stato europeo sarebbero automaticamente riconosciuti come figli di entrambi i genitori anche nel paese di origine dei genitori. La ministra però tira dritto: “Il tempo manterrà queste caratteristiche dell’umanità e dell’umanesimo”. La giornalista quindi si inalbera: “Chi sgarra dall’idea che la famiglia è solo mamma e papà sgarra dall’umanesimo?”. “La politica – replica Roccella – serve a dare una visione per il futuro, è la politica che deve decidere se la maternità è una cosa da mercato, dobbiamo dare delle soluzioni, una visione per il futuro”. È a questo punto che Annunziata, chiedendo di nuovo spiegazioni sulla bocciatura, sbotta, lasciandosi sfuggire la parolaccia.
Alla parolaccia sono subito seguite le scuse della conduttrice sia ai telespettatori che alla ministra. “Vedo che si coinvolge”, ha osservato quindi Roccella. “No, non è che mi coinvolgo…è il problema di non menare il can per l’aia in politica. Chiedo scusa agli spettatori”, ha ripetuto Annunziata che, salutando la ministra, ha di nuovo reiterato le scuse: “Mi scusi per questo sgarro linguistico”.