Il decreto emanato dal leader dei fondamentalisti islamici Akhundzada prevede che coloro che sono già stati assunti e hanno legami di parentela con chi ha ruoli governativi dovranno essere sostituiti
I funzionari afghani saranno costretti a licenziare i parenti da loro assunti per ricoprire incarichi governativi. E’ quanto si legge in un decreto emanato dal leader dei fondamentalisti islamici, Hibatullah Akhundzada, detto anche comandante supremo: il provvedimento, secondo quanto riportato dal sito della Bbc, è stato pubblicato sulla pagina Twitter dell’Ufficio per gli affari amministrativi. Secondo la norma, i funzionari afghani devono sostituire i figli o altri membri della famiglia che sono stati nominati, astenendosi anche in futuro dall’assunzione di parenti per ruoli governativi. I talebani hanno licenziato alcuni alti funzionari quando hanno preso il potere nel 2021, mentre altri sono fuggiti. L’Afghan Islamic Press, che ha sede a Peshawar, in Pakistan, ha riferito che il nuovo decreto fa seguito alle accuse secondo cui diversi alti funzionari talebani avrebbero nominato i loro figli per ricoprire ruoli all’interno del governo, pur non avendo alcuna esperienza.
Va ricordato che l’Afghanistan sta affrontando una crisi economica e umanitaria sempre più grave da quando il 15 agosto del 2021 i talebani hanno conquistato la capitale Kabul, rovesciando il governo civile e riprendendo il controllo del Paese, 20 anni dopo che erano stati estromessi dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Da allora, i beni della banca centrale all’estero sono stati congelati e la maggior parte dei finanziamenti stranieri è stata sospesa.