La vedova del broker casertano di calciatori e professionisti era indagata per riciclaggio in relazione alla presunta truffa del marito. Il tribunale civile può restituirle i beni sequestrati (1,5 milioni) alla famiglia
I clienti di Bochicchio non rivedranno un centesimo dei loro risparmi. I giudici hanno chiuso definitivamente la vicenda del broker casertano morto in un incidente in moto lo scorso giugno, lasciando un amaro in bocca per tutti coloro che avevano sperato di riavere indietro il proprio denaro. Il loro destino sembra sigillato dopo che i giudici della VII sezione collegiale del Tribunale di Roma hanno deciso di dichiarare estinto il processo a carico del broker. I clienti dell’intermediario finanziario, tra cui personaggi famosi come l’ex ct della nazionale italiana di calcio Antonio Conte, l’ex juventino Patrice Evra, l’attaccante della Roma Stephan el Shaarawy e i procuratori sportivi Federico Pastorello e Luca Bascherini, avevano affidato parte dei loro risparmi al casertano, ricevendo in cambio una presunta truffa su investimenti inesistenti e restituzioni mai avvenute. Con la sua morte cade l’accusa di esercizio abusivo della professione e riciclaggio e sebbene le 38 vittime cercassero di riavere i propri soldi, anche l’ipotesi del riciclaggio alla quale aggrapparsi è stata archiviata. Non arriveranno denari dai beni sequestrati alla famiglia, per 1,5 milioni, per i quali la procura ha già mandato gli atti al tribunale civile perché ne attribuisca la paternità. Inoltre, la moglie del broker, l’ex miss Italia Arianna Iacomelli, ha rinunciato all’eredità e non ci sarà alcuna pretesa economica da parte dei clienti. Per la Iacomelli e per il fratello Tommaso è stata chiesta l’archiviazione.