Il direttore Peter Gomez, il vicedirettore Simone Ceriotti, tutti i colleghi della redazione e di tutte le strutture de ilfattoquotidiano.it abbracciano Mario Natangelo per la scomparsa della mamma Rita.
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- 18:11 - Fine vita: donna lombarda malata di sclerosi multipla accompagnata in Svizzera
Milano, 29 lug. (Adnkronos) - Ines (nome di fantasia), 51enne lombarda, affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, ha deciso di andare in Svizzera per poter accedere al suicidio medicalmente assistito. È stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a 'Soccorso civile', l'associazione che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato.
L'azienda sanitaria locale, alla quale la donna aveva inviato lo scorso maggio la richiesta per poter accedere al suicidio medicalmente assistito, reso legale in Italia dalla sentenza 242 del 2019 (sul caso Cappato -Antoniani), a oggi non avrebbe ancora trasmesso la relazione finale e il parere del comitato etico. Dopo una prima diffida da parte della donna, tramite i suoi legali coordinati dall'avvocata Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, "la Commissione medica della Asl ha visitato la signora due volte, senza fornire la valutazione sulla sussistenza delle condizioni e le modalità per procedere, incluso il parere del comitato etico competente" fa sapere l'associazione. Così, qualche giorno fa la donna "ha diffidato" nuovamente l’azienda sanitaria che la scorsa settimana "ha risposto prendendo tempo e comunicando che la relazione medica è stata inviata al comitato etico".
La donna è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla sentenza della Corte costituzionale, ma ha comunque deciso di andare in Svizzera "perché ormai le proprie sofferenze erano divenute tanto insopportabili da renderle impossibile attendere ancora altro tempo".
- 18:10 - Dl Infrastrutture: Bonelli, 'zero euro per emergenza siccitá e miliardi per Ponte'
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - “Il Sud è in una situazione di grave emergenza idrica. Tuttavia, oggi è stato approvato dalla Camera un Decreto Legge sulle infrastrutture che non investe un euro per fronteggiare questa crisi. Una crisi che colpisce in particolare la Sicilia, da dove abbiamo iniziato il nostro docufilm che mette in luce il paradosso della siccità in una regione dotata di invasi, ma priva delle risorse per i collaudi e la messa in sicurezza. È ancor più grave e sconcertante se si considera che il ministro Musumeci, membro di questo governo, è stato governatore dell'isola per cinque anni, ma si è visto bocciare 31 progetti su 31". Cosí il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinsitra, Angelo Bonelli.
“Il tutto mentre il medesimo Dl sulle infrastrutture prende atto del mancato rispetto della data del 31 luglio, prevista dal decreto relativo al Ponte sullo Stretto, e modifica le condizioni affermando che il progetto esecutivo può essere approvato per stralci funzionali. Ma un ponte non può essere approvato per stralci funzionali perché è un’opera indivisibile. Nonostante questo, Matteo Salvini annuncia l'inizio dei lavori di questo fantomatico Ponte sullo Stretto a dicembre. Quindi, il Sud è senza acqua e con un sistema di trasporti lentissimo e obsoleto, mentre stanno gettando miliardi di euro in mare per il progetto del Ponte che non si farà mai.”
“Il governo – prosegue l’ecologista - ha grandi responsabilità in questo disastro evitabile: tra tre settimane non ci sarà acqua per irrigare i campi del centro-sud. In diverse zone della Sicilia, come il palermitano, l'agrigentino e il nisseno, ci sono famiglie senza acqua potabile da oltre un mese; i serbatoi sono vuoti e gli invasi ai minimi storici. L'acqua è distribuita con estrema parsimonia e l'agricoltura è al collasso, con raccolti dimezzati, alberi sradicati e animali morenti di sete. Questa vergogna dovrebbe indurre il ministro Salvini a tacere e a prendere provvedimenti seri, scusandosi per non aver agito. Invece, con la solita faccia tosta, continua a promuovere la sua utopia del Ponte sullo Stretto, nonostante la regione sia assetata".
- 17:42 - Treni: Bersani posta foto ritardi a Termini, 'Olimpiadi viaggiatore e Salvini inconsapevole'
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Nella totale inconsapevolezza del ministro dei Trasporti, in Italia si stanno svolgendo le Olimpiadi del Viaggiatore. Lo aspettiamo per le premiazioni". Lo scrive Pierluigi Bersani su twitter postando la foto del tabellone dei treni a stazione Termini tra ritardi fino a 100 minuti e tratte cancellate.
- 17:35 - Parigi 2024: Nadal ai giornalisti, 'quando smetterò ve lo farò sapere'
Parigi, 29 lug. (Adnkronos) - La carriera del tennis singolare olimpica di Rafael Nadal è finita dopo la sconfitta 6-1, 6-4 con il suo acerrimo rivale Novak Djokovic nel secondo turno di Parigi 2024 al Roland Garros. Lo spagnolo è ancora in corsa nel doppio insieme al connazionale ed erede Carlos Alcaraz, ma resta da vedere se lo vedremo di nuovo in un campo nel singolare. "Darò il massimo ogni giorno. Se deciderò di non voler più giocare, ve lo farò sapere", ha detto ai giornalisti.
Il 38enne mallorchino incline agli infortuni ha detto che questa è probabilmente la sua ultima stagione e che, essendo uscito al primo turno dall'Open di Francia a maggio, saltando Wimbledon e poi uscendo anche al torneo olimpico, potrebbe mettere in dubbio un tentativo per l'Us Open di settembre.
Djokovic è in testa con un record maschile di 24 titoli del Grande Slam, con Nadal secondo nella classifica di tutti i tempi con 22, ma i problemi di infortunio di quest'ultimo hanno fatto sì che non fosse piazzato nella classifica per i Giochi e si è scontrato subito con il serbo. "Penso che apprezzeremo molto questa partita", ha detto Djokovic. "Penso per la nostra rivalità e penso per lo sport in sé. È un peccato per lui che non fosse al meglio, ma ho fatto tutto il possibile per metterlo a disagio".
- 17:35 - **Iv: Paita, 'assemblea sede per confronto e eventuale convocazione congresso'**
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Massima disponibilità al confronto democratico. La lettera è un segno di ricchezza e vitalità del dibattito interno. L’assemblea sarà la sede per confrontare le idee ed eventualmente convocare il congresso". Così Raffaella Paita dopo la lettera di amministratori e dirigenti Iv che chiedono che si indica il congresso del partito entro il 2024.
- 17:32 - **Iv: lettera amministratori e dirigenti, si indica congresso entro 2024**
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Chiediamo all'Assemblea Nazionale di Italia Viva di indire entro l’anno 2024 un congresso aperto e democratico per decidere la linea politica del partito e per dare la possibilità a tutti gli iscritti di esprimersi. Chiediamo inoltre di lasciare aperto il tesseramento fino al 30 novembre per dare la possibilità a tutti gli iscritti di rinnovare la tessera e ai simpatizzanti ed elettori di iscriversi per partecipare al congresso". E' quanto si legge in una lettera ai vertici di Iv inviata da amministratori e dirigenti di Italia Viva in cui si chiede di indire il congresso del partito entro il 2024.
"Il congresso -si legge nella lettera- che si è tenuto a metà ottobre 2023 ha eletto Matteo Renzi a Presidente Nazionale su una piattaforma programmatica chiara che recitava così nell’introduzione: 'Oggi siamo - dal centro - l’unica alternativa credibile al Governo sovranista e all’opposizione populista'. Nel più recente passato, subito dopo le elezioni europee, il Presidente Renzi si è espresso in questi termini: Enews del 13 giugno: 'Un congresso libero, aperto, contendibile, dal basso' e ancora il 4 luglio 'Italia Viva dovrà scegliere se insistere su una strada di alternativa al bipolarismo, il Terzo polo, oppure stare in un accordo con il centrosinistra con una simil Margherita 2.0, che ovviamente dovrebbe chiamarsi in altro modo. Questa discussione, seria e molto bella, la faremo in modo pubblico, trasparente e democratico'. A tal proposito - pur senza nessuna sollecitazione in merito e nel pieno diritto del Presidente di esprimere ed assumere le posizioni che desidera - Matteo Renzi, presumibilmente al fine di lasciare la discussione più libera possibile, aveva pubblicamente garantito che non avrebbe espresso la sua opinione in merito per garantire la più ampia discussione interna tra le due posizioni".
"L’intervista del 19 luglio al Corriere della Sera ha invece rappresentato una discontinuità netta rispetto a quanto annunciato nelle settimane precedenti e alla piattaforma politica che lo ha eletto al recente congresso. Il Presidente di Italia Viva ha detto che sarà l’assemblea, e non il congresso a differenza di quanto annunciato, a decidere il cambio di linea politica dichiarando anche che sarà lui stesso a sottoporre la proposta di indirizzo politico per il futuro del partito, invece di porsi come garante del dibattito congressuale come da lui preventivato".
"Tutto questo, a prescindere da come la si pensi in merito alla nostra collocazione futura, riteniamo rappresenti sostanzialmente un venire meno a un principio fondamentale di democrazia interna di una comunità politica. Se il Presidente in carica ha ricevuto un mandato chiaro a sostegno della sua mozione congressuale e l’indirizzo politico previsto cambia radicalmente, il partito nel suo insieme non può che ridare la parola a tutti gli iscritti che in questi anni hanno dedicato tempo, investito soldi, energie e chiesto voti su una proposta politica chiara. Gli iscritti devono poter discutere e decidere sul futuro del partito".
- 17:29 - **Liguria: incontro Schlein-Orlando, su temi e nomi decide tavolo coalizione**
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Nessuna fuga in avanti", dicono dal Nazareno a proposito del lungo colloquio nel pomeriggio alla Camera tra la segretaria del Pd, Elly Schlein, e l'ex ministro Andrea Orlando, possibile nome per il centrosinistra per la regione Liguria. "Hanno fatto un punto sulle priorità per la Regione che è stata paralizzata negli ultimi mesi" per la vicenda Toti. Ma ogni valutazione su programma e nomi, in questo ordine, è demandata al tavolo della coalizione a cui si sta lavorando in Liguria. Un tavolo che si riunirà nei prossimi giorni e che si sta verificando se vedrà coinvolte le forze locali o anche i leader dei partiti. "Prima il programma, le priorità per la Liguria e solo dopo si arriverà al nome del candidato presidente", rimarcano dal Pd.
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