Con le carenze ha a causa dello sciopero della fame, Alfredo Cospito “rischia una paralisi per tutta la vita” e “danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti”. È quanto hanno riferito i medici all’anarchico, detenuto al 41 bis, secondo quanto riportato dal suo medico personale all’avvocato Flavio Rossi Albertini in un audio in possesso di LaPresse. “Ha una situazione motoria un po’ ridotta e non è detto che recuperi la mobilità”, spiega ancora il medico.

Cospito ha riferito al medico della difesa che lo ha visitato di “aver avvertito un tremore alla mano e di aver avvisato la guardia”. Dopo dieci minuti “sono arrivati l’infermiera e il medico urlando e dicendo che avevano visto dal monitoraggio un problema al cuore”. Erano “molto preoccupati, stava morendo”. Ha visto un foglio “su cui c’era il tracciato del cuore con un grosso sbalzo”. Poi “la situazione è rientrata e si è stabilizzata”, riferisce ancora il medico nell’audio. “Quando ha avuto questa crisi cardiaca gli è stato somministrato del potassio in vena, con grande preoccupazione da parte dei medici”, ha spiegato.

Venerdì scorso l’anarchico aveva deciso di assumere gli integratori in vista dell’udienza di venerdì 24 marzo, giorno in cui davanti al Tribunale di sorveglianza di Milano si discuterà sulla richiesta avanzata dalla difesa di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare a casa della sorella. Se i magistrati dovessero accogliere l’istanza, di fatto verrebbe revocato il regime del carcere duro contro cui l’anarchico sta digiunando dallo scorso 20 ottobre.

La determinazione ad prendere un complesso multivitaminico era stata presa dall’esponente della Fai, ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, proprio per arrivare all’appuntamento col Tribunale di sorveglianza lucido ma proprio martedì sera aveva nuovamente deciso di aderire ad uno sciopero più stretto andando avanti solo con acqua e zucchero. Già la scorsa settimana, il medico consulente che aveva visitato Cospito, aveva riferito ai legali che le sue “condizioni nutrizionali” stavano “peggiorando” e che aveva espresso la sua preoccupazione per i “danni irreversibili” a causa del lungo periodo trascorso senza assumere cibo.

Continuano intanto le proteste anarchiche in solidarietà con Cospito. A Capannori è stato scoperto un tentativo di incendio doloso a due tralicci-ripetitori sulle alture del Pizzorne, in provincia di Lucca. Su una cabina elettrica nei pressi di uno dei tralicci, spiega la polizia, è stata trovata una scritta con riferimento a Cospito: “Distruggere la megamacchina, vendetta per Alfredo” le parole scritte con vernice nera. Alcuni addetti ai lavori avevano notato diverse bottiglie contenenti liquido, sulle quali risultavano messi, con nastro adesivo, fiammiferi e diavolina.

Il sopralluogo ha confermato la presenza, a partire dalla base del traliccio, di alcune bottiglie in plastica contenenti liquido di colore giallo e una sorta di ‘innesco’, tenuto insieme da nastro adesivo e costituito da diavolina e fiammiferi, dai quali fuoriusciva un pezzo di zampirone, solo parzialmente combusto nella sua parte apicale. La polizia ha poi esteso le ricerche a un secondo traliccio, poco distante, protetto da una recinzione che è risultata tagliata: anche in questo caso è stato rinvenuto un “congegno incendiario” dello stesso tipo del primo ripetitore. In entrambi i casi, spiega la polizia, “non si sviluppava alcun incendio”. È stata invece “rilevata la presenza, vergata su una cabina elettrica di colore verde, dislocata nei pressi del traliccio, della scritta con riferimento a Cospito”.

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