Secondo l'Autorità mancano sistemi di monitoraggio adeguati per vigilare e rimuovere contenuti pericolosi che istigano a suicidio, sfide, autolesionismo e alimentazione scorretta. Risponde un portavoce della piattaforma social: "Collaboreremo pienamente con le autorità competenti per rispondere a qualunque domanda relativa alle nostre policy e procedure"
L’Antitrust ha avviato un’ istruttoria nei confronti di TikTok per la sfida “cicatrice francese”, un “gioco” in cui i ragazzini sono costretti a darsi dei forti pizzicotti fino a lasciarsi dei segni sul volto. Secondo l’Autorità, sul social network, lanciato nel 2014 e ormai divenuto popolarissimo tra i più giovani, mancano sistemi di monitoraggio adeguati per vigilare e rimuovere contenuti pericolosi che istigano a suicidio, sfide, autolesionismo e alimentazione scorretta. Contestato anche lo sfruttamento di tecniche di intelligenza artificiale “suscettibili di provocare un indebito condizionamento dell’utenza”. Il riferimento è soprattutto all’algoritmo che sottende al funzionamento della piattaforma che, attraverso l’utilizzo dei dati degli utenti iscritti, personalizza la visualizzazione della pubblicità e ripropone contenuti simili a quelli già visualizzati e con cui si è interagito attraverso la funzione “like”.
“Collaboreremo pienamente con le autorità competenti per rispondere a qualunque domanda relativa alle nostre policy e procedure”, così ha risposto un portavoce di TikTok dopo la notizia dell’avvio dell’istruttoria. “Oltre 40.000 professionisti dedicati alla sicurezza lavorano per mantenere la nostra community al sicuro e prestiamo particolare attenzione a proteggere gli adolescenti”- ha aggiunto.
L’ennesima “challenge” che ha chiamato in causa la piattaforma è la “cicatrice francese”, in cui l’obiettivo è quello di procurarsi lividi per assumere un aspetto più rude. Nata in Francia, negli ultimi giorni la competizione si sta diffondendo anche nel nostro Paese, grazie alla diffusione di video e tutorial che spiegano come ottenere segni particolarmente vistosi e duraturi sul volto, nel tentativo di simulare una vera e propria colluttazione.