Milano accoglie la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai. Giunta alla ventottesima edizione, la manifestazione, che si svolge ogni 21 marzo sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e quest’anno ha anche il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, porterà per le strade del capoluogo migliaia di studenti e persone che arriveranno da tutt’Italia per non dimenticare i 1069 volti di chi è morto a causa della criminalità organizzata. Lo slogan scelto per l’edizione 2o23: “È possibile“.
Il tradizionale corteo, capitanato da don Luigi Ciotti, partirà alle nove del mattino da corso Venezia per arrivare a Piazza del Duomo dove alle 11 inizierà la lettura dei nomi delle vittime e a seguire l’intervento conclusivo del fondatore di Libera. Tra i parecipanti anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il prefetto Renato Saccone, il questore Giuseppe Petronzi, il direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Maurizio Vallone. Ma ci saranno anche la leader del Pd, Elly Schlein, e il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Sarà presente anche l’ex presidente del Senato Pietro Grasso.
Nel pomeriggio si svolgeranno i seminari di approfondimento e proiezioni per gruppi e scuole. Lunedì, invece Milano ha abbracciato i familiari provenienti dalla Calabria, Sicilia, Puglia, Campania e dal Nord Italia che si sono ritrovati all’Università statale. Alle 18 si è tenuta la veglia ecumenica alla Basilica di Santo Stefano Maggiore.
Tanti i testimoni dei seminari tra cui Alessandra Dolci, sostituto procuratore della Repubblica di Milano, e coordinatrice Dda, Gian Carlo Caselli, presidente onorario di Libera, Antonio Balsamo, presidente del Tribunale di Palermo, Mario Portanova, coordinatore di Fq Millennium, mensile del Fatto Quotidiano, l’ex direttore de La Stampa e de La Repubblica, Mario Calabresi, Micheline Mwendike , attivista dei diritti umani, Iduvina Hernandez, fondatrice Sedem e giornalista del Guatemala.
Dopo tredici anni, dunque, Libera torna in Lombardia per celebrare la Giornata che dal 2017 è stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato. “È importante- spiega Daniela Marcone, dell’ ufficio di presidenza di Libera e responsabile di Libera Memoria – ricordare le oltre mille persone uccise dalle mafie nella loro vitalità, nel loro essere madri, padri, figli, sorelle, mogli e mariti, cittadini del nostro stesso mondo. La memoria che custodiamo è fatta di ricordi vivi che restituiscano ai familiari una speranza importante, che permetta percorsi difficili di vita e di ricerca di una verità processuale imprescindibile. L’80% dei familiari delle vittime innocenti di mafia non conosce la verità e non può avere giustizia. Il nostro percorso di approfondimento non è mai stato una questione di numeri, ma questi ultimi segnano dei solchi precisi nella nostra percezione della gravità dei fenomeni mafiosi, confermando l’urgenza di un impegno sempre più convinto ed efficace”.
Nell’occasione Libera presenta “Vivi”, un archivio multimediale, aperto e accessibile a tutti, dove sono raccolte tutte le storie delle oltre 1000 vittime innocenti delle mafie, e arricchito con testimonianze, ricordi, aneddoti, album di famiglie e interviste dei familiari. Un album collettivo in cui ritrovare la memoria dei propri territori. Un viaggio multimediale tra racconti, ricordi e impegno. Un luogo di memoria in cui scoprire i volti, le storie, i sogni delle persone vittime innocenti delle mafie. Un web doc dove ascoltare le parole dei familiari per costruire un ponte con le nuove generazioni.