Il corteo con lo slogan "E' possibile". Presenti anche Schlein e Landini. Giallo sull'assenza di esponenti del governo. Il presidente della Repubblica a Casal di Principe per ricordare don Peppe Diana: "La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà. I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio. Temono più la scuola che i giudici. Batterli è possibile, lo diceva Falcone"
Sono state circa 70mila le persone in piazza a Milano, secondo una stima della questura, per la manifestazione in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno e per le vittime innocenti delle mafie. “E’ possibile”, è lo slogan del corteo, partito da Porta Venezia è arrivato in piazza Duomo, partecipano persone arrivate da tutta Italia, soprattutto studenti. “La Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie nasce grazie a una donna: non scorderò mai il primo anniversario di Capaci, mentre le autorità ricordavano Falcone e Morvillo sentivamo questa donna, il suo pianto, era la colonna sonora. Era la mamma di Antonio Montinaro”, ha raccontato don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’associazione di Libera. “A un certo punto – ha raccontato – lei mi prende e mi dice una domanda, ma come mai non dicono mai il nome di mio figlio, il primo diritto è essere chiamata per nome”. Per questo Libera ogni anno legge dal palco della manifestazione i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie, oltre 1.069 quest’anno.
Mattarella all’anniversario di don Diana – E mentre a Milano si sfila in corteo, Sergio Mattarella è arrivato a Casal di Principe. “Oggi l’Italia ricorda tutti i caduti per mano della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta. Donne e uomini che hanno sfidato la prepotenza mafiosa, rifiutandosi di sottostare alla paura e alla sopraffazione. Cittadine e cittadini coraggiosi, fedeli al senso del dovere e alla propria dignità personale. Tra le vittime anche bambini, uccisi per errore o per vendetta. La mafia è violenza ma, anzitutto, viltà. I mafiosi non hanno nessun senso dell’onore né coraggio. Si presentano forti con i deboli. Uccidono persone disarmate, organizzano attentati indiscriminati, non si fermano davanti a donne e a bambini. Si nascondono nell’oscurità”, ha detto il presidente della Repubblica, che ha partecipato alla manifestazione per ricordare l’anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana. “La Repubblica Italiana considera prioritaria la lotta a tutte le mafie. Con leggi e strumenti avanzati, grazie all’impegno di inquirenti e forze dell’ordine – ai quali dobbiamo sempre esprimere la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza – sono state disarticolate organizzazioni potenti e minacciose, capi arroganti sono stati assicurati alla giustizia, intere aree sono state liberate dalla oppressione mafiosa”. E ha aggiunto: “La Repubblica vi è vicina. Tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini. Insieme a tutte le espressioni della società civile. La politica sia autorevole nel dare risposte alle emergenze e ai problemi socio-economici dei territori. L’amministrazione sia efficiente, rapida nelle soluzioni e trasparente”, ha detto il capo dello Stato”.
Il messaggio ai giovani – Mattarella si è rivolto ai giovani di Casal di Principe: “Care ragazze e cari ragazzi, voi dovete essere fieri di essere nati in questa terra, che ha saputo compiere questa vera, grande, rinascita. Dovete avvertire l’orgoglio di essere concittadini di Don Diana. Dovete rifiutare, fin dai banchi di scuola, la sopraffazione, la violenza, la prepotenza, il bullismo, che sono un brodo di coltura della mentalità mafiosa. Ricordate sempre che siete la generazione della speranza, quella a cui don Diana ha passato idealmente il testimone della legalità”. L’inquilino dl Quirinale ha quindi voluto ringraziare il “lavoro prezioso di associazioni di volontariato, la cultura dell’antimafia, il rigetto dei metodi criminali si sono diffusi in modo straordinario, specialmente tra i giovani, spezzando le catene dell’omertà e della paura. Non dobbiamo smettere di vigilare. La criminalità organizzata è capace di vivere nascosta, pronta a rialzare la testa al minimo sintomo di cedimento”. Quindi ha concluso: “La lotta alle mafie riguarda tutti, ciascuno di noi. Non si può restare indifferenti, non si può dire: non mi riguarda. O si respingono con nettezza i metodi mafiosi o, anche inconsapevolmente, si rischia di diventarne complici. Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.
Al corteo di Milano Sala, Schlein, Landini – E mentre Mattarella ha visitato i luoghi di don Giuseppe Diana, a Milano la manifestazione proseguiva in direzione Duomo. Tra i partecipanti anche il leader della Cgil Maurizio Landini. E poi alcuni politici, come il sindaco Giuseppe Sala ed Elly Schlein, nuova segretaria del Pd. “Ho molto pensato alle cose che ci siamo detti l’altro giorno, poi quando avrai più tempo nella tua agenda ci vediamo e facciamo un faccia a faccia, ti parlo di un pò di idee su cui stiamo lavorando”, ha detto il primo cittadino. “Sono molto contenta di essere qua, è una bella giornata oggi, ci sono tanti giovani, amministratori e amministratrici. È bello”, ha commentato la leader dem. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, invece accusa: “Sarebbe molto grave se non ci fosse qualcuno del governo oggi. Molto grave e un pessimo segnale. Senza un’iniziativa che metta al centro una mobilitazione culturale e politica, soprattutto dei giovani, come questa che si rinnova ogni anno, è una battaglia persa”.