Computer, automobili, smartphone, lavatrici, persino tostapane: i microchip sono essenziali per il funzionamento dei dispositivi più disparati di uso quotidiano. Sono così onnipresenti nelle nostre vite che la penuria di risorse legata all’ultima pandemia ha scatenato il panico, suscitando un’ondata di investimenti strategici da parte di Stati Uniti ed Europa: dopo aver abbandonato la produzione di microprocessori a beneficio dell’Asia, negli anni ’90, i leader occidentali si sono affrettati ad adottare politiche di rilocalizzazione per tenerne sotto controllo l’approvvigionamento. Ma è possibile una “Reconquista” sul terreno della sovranità economica, sfidando i principi stessi della Globalizzazione?
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