Dopo la crescita del 10,7% registrata nel mese di gennaio, continua il trend positivo per il mercato auto dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK): a febbraio, infatti, c’è stato un incremento delle immatricolazioni del 12,2% rispetto al febbraio 2022, pari a 902.775 unità registrate. Pertanto, il bilancio del primo bimestre del 2023 è di 1.814.048 immatricolazioni, pari al +11,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Fanno segnare cifre positive tutti e cinque i mercati più grandi, ovvero Regno Unito (+26,2%), Spagna (+19,2%), Italia (+17,4%), Francia (+9,4%) e Germania (+2,8%). Rispetto alla situazione ante-pandemia, cioè rispetto al primo bimestre del 2019, le immatricolazioni nell’Europa Occidentale sono però ancora in calo del 23,6%.
Sul fronte delle alimentazioni (i dati a seguire fanno riferimento alla sola UE), dopo la battuta di arresto di gennaio, tornano a crescere le vetture elettriche con un +40%, pari a un market share mensile del 12%. Le ibride plug-in, quelle ricaricabili alla spina, scendono del 7,4% (valgono il 7,2% del mercato nel mese), mentre le ibride non ricaricabili salgono del 22,3% e contano per il 25,5% del venduto in febbraio. In aumento anche le vetture a benzina (+11,1% e una quota di mercato mensile del 37%), mentre calano le diesel (-8,4% e 15% di market share mensile).
“L’inversione di tendenza delineatasi con la prima crescita dell’agosto 2022 dopo tredici cali mensili consecutivi continua, ma tarda a prendere consistenza” afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor: “Come è noto, nella situazione innescata dalla pandemia il mercato dell’auto è stato fortemente penalizzato da un complesso di fattori che non solo hanno depresso la domanda, ma, con la carenza di microchip e di altri componenti essenziali, non hanno consentito all’industria automobilistica di soddisfare pienamente neppure la domanda residua al netto dell’impatto negativo dei fattori di cui si diceva e che vanno dalla pandemia alla guerra in Ucraina, alla crisi energetica ed al ritorno dell’inflazione. La ripresina in atto di fatto è dovuta soltanto al miglioramento delle forniture di componenti”.