A gioco fermo, il centravanti del Lecco che era pronto ad entrare in campo si è appartato. Il guardalinee lo ha notato e segnalato all'arbitro. L'allenatore: "Evidentemente gli scappava e non conosceva il regolamento"
Non riesce a trattenersi e fa la pipì in campo. Ma l’arbitro è costretto ad espellerlo. E’ successo tutto domenica 19 marzo, durante la partita di Serie C Piacenza-Lecco: il protagonista è stato Cristian Bunino, centravanti del club lombardo, beccato dal guardalinee e poi dall’arbitro intento a urinare dietro una delle due porte. Pochi minuti prima l’allenatore aveva deciso di mandarlo a scaldare per farlo entrare in campo e provare a vincere il match. La partita, nel frattempo, si è fermata e Bunino, ex Juve Under 23, che deve entrare di lì a breve e non può più recarsi negli spogliatoi, interrompe il suo riscaldamento e ne approfitta per fare pipì. È il minuto 76 quando il guardalinee vede il giocatore e avverte immediatamente l’arbitro, che non può fare altro che attenersi al regolamento: arriva il cartellino rosso per l’attaccante del Lecco.
L’allenatore Luciano Foschisi si è detto incredulo dell’intera vicenda: “Sì, un peccato quell’espulsione. Ma ha fatto la pipì in campo – ha detto sorridendo amaro, nel dopo gara terminata 0-0 -. Non so perché l’abbia fatto, evidentemente gli scappava e non conosceva il regolamento. Io ho protestato con l’arbitro, ma neanche tanto. La regola c’è, è proibito”.